Di Paolo Cozzi
Sesta giornata intensa quella di ieri con il Big match fra Modena e Civitanova: i marchigiani si impongono per la sesta volta consecutiva sui canarini. Contemporaneamente Perugia offre un importante spazio alla panchina in quel di Sora in attesa dei preliminari di Champions e Trento, crollando in casa, apre ufficialmente la crisi tecnico – tattica. Bene Vibo e Ravenna nelle altre partite, torna a sorridere il Gi Group Team Monza dopo 4 sconfitte, mentre per la compagine di Giani non basta un super Abdel Aziz per tornare a sorridere in quel di Piacenza.
Nel match clou giocato a Modena davanti ad una cornice di pubblico da grandi occasioni (oltre 70000 euro di incasso!!) sono i tre giocatori di palla alta di Civitanova a fare la differenza in attacco e in battuta, ben coadiuvati da un lucido Christenson e un positivo Cester, che meriterebbe maggior considerazione anche in chiave azzurra. Partita bella che ha regalato giocate di gran classe, una tra tutte chiusa da N’gapeth dopo un’alzata di Bruno direttamente dal campo avversario! Notevoli momenti di sano agonismo per due squadre che hanno lottato fino alla fine. Ricezioni tuttavia ballerine, con Modena che fatica a trovare contromisure al muro dei”cucinieri”, con un Sabbi forse un po’ troppo sacrificato in attacco. N’Gapeth fantasioso ma troppi errori per lui.
Tre a uno anche per Perugia, che in quel di Sora fatica più del previsto ad avere la meglio sui laziali, ma probabilmente orientati con la testa già al preliminare di Champions League di mercoledì. I numeri sono pressoché uguali in attacco, ricezione e battuta ma Sora per provare ad impensierire la capolista è costretta a forzare e regala ben 31 punti su errori diretti. Per i padroni di casa bene Petkovic e Rosso, ma la sensazione è che siano gli unici due giocatori di categoria a trainare la barca.Per Perugia buona prova corale di squadra, con i centrali in grande spolvero e un Atanasijevic pronto per il match chiave infrasettimanale.
Quarta sconfitta per Trento che, contro una Calzedonia Verona alla ricerca di un opposto sul mercato e molto chiacchierata in settimana, sprofonda davanti al proprio pubblico di casa e si trova a gestire una situazione impensabile fino a poche settimane fa. Detto di Verona che fa il suo senza strafare, precisa a muro e discreta in attacco, mi soffermo un attimo su Trento. Chiamato ieri a riscattarsi dopo la panchina infrasettimanale, Vettori mostra grossi problemi di intesa con Giannelli e chiude con un pesantissimo 10% in attacco. Un problema resta sicuramente il muro dei laterali, ancora pressoché assente, mentre qualche segnale di intesa sull’asse centrale sembra arrivare. Il rientro di Kovacevic aiuterà sicuramente il gioco di Giannelli, ma in questo momento è sull’aspetto mentale che coach Lorenzetti dovrà apporre il proprio accento.
Vittoria in rimonta per Ravenna con Padova che si fa sorprendere nel primo parziale prima di prendere in mano le redini del gioco. Ricezione non impeccabile per i romagnoli, ma sempre numeri importanti in attacco e a muro (52% e 10 rispettivamente) con l’Argentino Poglajen autentico mattatore della serata e meritato MVP. A Padova, capace di mettere molta pressione già con il servizio, è mancato Nelli in attacco, e non è la prima volta quest’anno. Bene ancora una volta Randazzo sempre più sicuro in campo e buona la prova di Volpato al centro.
Terza vittoria di fila per Vibo, che si impone in casa al tie break contro una Latina molto altalenante in questo inizio di campionato: alcuni set giocati da grande squadra e altri in cui si perde. Ancora una volta Antonov si carica di responsabilità e trascina la sua squadra (grande crescita soprattutto a livello di responsabilità per lui) insieme alla coppia di centrali Verhees e Costa. Per Latina da archiviare in fretta la “giornata no” di bomber Savani, in attesa di vedere LeGoff completamente recuperato e di trovare continuità nel gioco.
Approfitta del turno casalingo Monza per uscire dalle sabbie mobili in cui era sprofondata dopo il derby lombardo, imponendosi tre a zero contro una discreta Castellana. A prendere per mano i monzesi è Dzavoronok in attesa che anche l’altro ceco Finger diventi leader all’interno dello spogliatoio. Per i pugliesi ancora una volta è il greco Tsioumakas il miglior marcatore, in una partita in cui le due squadre si equivalgono in quasi tutti i fondamentali dando vita ad un match equilibrato.
Quarta sconfitta di fila per Milano e classifica al momento decisamente negativa per una squadra che non riesce ad approfittare delle performance monstre del suo opposto. La linea di ricezione continua a essere sotto pressione e anche nel reparto dei centrali serve maggiore incisività a muro da parte di Piano e Averill mentre in panchina scalpita il giovane Galassi. Per Piacenza da segnalare i 23 punti di un eterno e monumentale Fox Fei e gli 8 muri del bulgaro Yosifov determinante nei finali di set giocati punto a punto.