Di Redazione
È uno dei giocatori più vincenti nella storia della pallavolo italiana, ha fatto parte della Nazionale della “Generazione di fenomeni”, ha vinto ben 27 medaglie nella sua carriera. Paolo Tofoli, l’ex storico palleggiatore della Sisley Treviso, di Trento e degli azzurri, nella prossima stagione allenerà per la prima volta in Superlega e siederà sulla panchina della New Mater.
Una nuova avventura. Cercava stimoli differenti?
“E’ venuta cosi, un fulmine a ciel sereno. Era in corso una trattativa già da un mese, ero tra diversi allenatori papabili e quando mi hanno chiesto, ho accettato ben volentieri anche perché è la prima volta che vado ad allenare in Superlega. Era un treno importante che passava per l’A1: conosco bene la società di Castellana Grotte, che è una società con una grandissima tradizione e cultura pallavolistica dove si lavora bene quindi ho accettato subito la loro proposta. Adesso so che non sarà facile perché sarà un campionato difficilissimo e noi lotteremo per salvarci. Ricordiamoci che nel prossimo campionato ci saranno nuovamente le retrocessioni. Sarà davvero difficile”.
Il primo tassello della squadra è il palleggiatore Marco Falaschi. Un ruolo a lei familiare
“Sì, quando ho parlato con Bruno De Mori, il Direttore Sportivo, per allestire la squadra, i primi ruoli che dovevamo vedere erano quelli del palleggiatore – opposto, perché avere un alzatore straniero o italiano fa molta differenza. C’era il nome di Falaschi, l’abbiamo contattato subito e sono molto contento anche perché è un palleggiatore che ha già giocato qui, conosce l’Italia e anche se sono 5 anni che è fuori dal nostro paese conosce bene il campionato e questo è uno stimolo in più per far bene. Poi è un bravissimo alzatore e con il suo ritorno costruiremo una squadra di livello”.
Piazza, Gardini e molti altri. Cosa pensa della scuola italiana all’estero?
“In Italia si gioca un’ottima pallavolo, il livello è alto, ci sono diversi stranieri che vogliono venire a giocare nel nostro campionato e questo vuol dire molto, perché in Superlega ci sono grandissimi giocatori e lo testimonia il fatto che il prossimo anno verrà una star come Leon. La pallavolo italiana conta molto a livello mondiale, è evidente. E’ importante che ci siano tanti tecnici italiani bravi all’estero. Forse in futuro capiterà anche a me, sono esperienze significative”.
Parliamo di Nazionale, una maglia che conosce bene. Quest’anno, a settembre, ci saranno i Mondiali in Italia
“La nazionale, per tradizione e gioco, penso sempre che sia tra le prime al mondo. Vincere e fare il salto di qualità non è facile. Quest’anno ci sono i Mondiali in casa e noi avremo un ruolo importante, poi certo ci sono anche altre squadre di altissimo livello. Tuttavia quest’anno rientreranno Juantorena e Zaytsev, elementi fondamentali. Oltre alla bravura ci vuole però anche un pizzico di fortuna ma secondo me combatteremo per la medaglia, che sia d’oro, d’argento o di bronzo vedremo, però ovvio che sarebbe il top tornare sul tetto del mondo vincendo in casa. Una vittoria potrebbe sicuramente dare un’accelerazione alla crescita del volley in Italia”.