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Parigi 2024: Lavia è una gioia per gli occhi, Italia-Egitto 3-0 come da pronostico

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Seppur continuando a sbagliare troppo al servizio (24 errori contro il Brasile, 17 oggi), l’Italia contro l’Egitto svolge perfettamente il compitino, vince in tre set (25-15, 25-16, 25-20), si porta a quota 6 punti in classifica nella Pool B e di fatto ha già un piede e mezzo nei quarti di finale. La certezza matematica, in questo senso, potrebbe arrivare già domani in base al risultato di Polonia-Brasile.

Come prevedibile, dunque, il secondo match a questi Giochi Olimpici di Parigi 2024 non è stato altro che un buon allenamento di rifinitura per gli azzurri di De Giorgi.

Un test che ha esaltato ancora una volta lo straordinario stato di forma fisico e mentale di Daniele Lavia, per noi MVP anche oggi, autore di 14 punti conditi da un muro e due ace, il 47% in attacco e una leadership tecnica sempre utile a suonare la sveglia nella nostra metà campo tanto nei momenti di difficoltà quanto in quelli in cui caliamo di intensità per eccesso di narcisismo.

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Michieletto (11 punti con 3 ace) e Romanò (14) oggi hanno alternato fasi di gioco stellari a improvvisi sbalzi di corrente. Contro l’Egitto sono cose che non si pagano, contro squadre come la Polonia, prossima avversaria, sarebbero da evitare o comunque limitare il più possibile.

Alla fine, comunque, una buona sinfonia quella suonata dagli azzurri sotto gli occhi, e l’orecchio esperto, del cantante Marco Mengoni, presente oggi a Parigi per applaudire l’Italvolley maschile.

foto Fipav/Tarantini

SESTETTI – De Giorgi conferma la formazione titolare con le diagonali Giannelli-Romanò e Michieletto-Lavia, Galassi-Russo al centro, Balaso libero. Qualche cambiamento per Munoz Benitez rispetto al match d’esordio contro la Polonia: Gaber in regia, Haikal opposto, Azab e Asran le bande, Dola e Seoudy coppia centrale, Reda libero.

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1° SET – Ci presentiamo dalla linea dei nove metri con Michieletto che con due battute insidiose e un ace ci porta subito sul 3-0. Un buon segnale per lui e per l’Italia che, come avevamo analizzato ieri, deve essere più incisiva al servizio. Arriva un altro ace di Lavia (6-4), Galassi invece continua a litigare con la battuta. Tra falli di rotazione e invasioni a rete, l’Egitto ci mette del suo, gli azzurri ringraziano, martellano in attacco e iniziano ad allungare (12-7) a suon di primi tempi e pipe.

Questo grazie anche all’ottimo lavoro in ricezione e ricostruzione che permette a Giannelli di giocare sempre con palla in testa. Romanò difende in tuffo e poi attacca per il +6 (17-11). Giannelli schiaccia di seconda tatuando la marca del pallone sul petto di Reda e il primo set è in cassaforte (20-12). Altro ace di Lavia, giochiamo sul velluto e alla fine giriamo campo con il punteggio di 25-15.

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2° SET – Michieletto stampa un altro ace in avvio di set, Lavia tira le saette da posto 4 e ci portiamo ancora sul 3-0. Le battute dell’Egitto sono meno pericolose di una spara palloni caricata a salve, Balaso le tira tutte sue come quando si allenava col bagher contro il muro da bambino e in attacco gli azzurri si allenano a chi la tira più forte.

Nonostante gli ace, continuiamo però a regalare punti con la battuta (6 nel solo primo set). Saliamo d’intensità anche a muro e a metà set l’Egitto ci vede già col binocolo (12-5). Nel finale Michieletto fa fare forse troppe volte bella figura al muro avversario, ma continua a tirare forte dai nove metri (22-12). Al netto di qualche errore di troppo, gli azzurri volano comunque sul 2-0 grazie all’alta concentrazione ed efficienza in attacco e al servizio di Lavia (25-16).

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3° SET – Più equilibrato l’avvio del terzo set (3-3), poi sgasata degli azzurri e parziale di 4-0. Michieletto torna a segnare passando sopra le mani del muro, Lavia continua il suo show personale, Giannelli invece dai nove metri non ne manda una dall’altra parte. Unico neo (antiestetico) della sua partita.

L’Egitto, onore al merito, continua a fare la sua onesta partita, forzando anche di più in attacco e trovando ora nuove soluzione dopo l’ingresso in campo di Elhossiny, incisivo anche a muro (15-12). L’Italia tira un po’ i remi in barca, gioca in gestione con le marce in folle e alla fine chiude la contesa in tre set come era chiamata a fare.

Un buon test, niente di più, ora però servirà non calare l’attenzione nei prossimi allenamenti, focalizzarsi su cosa ancora va migliorato e arrivare all’ultimo match contro la Polonia (sabato 3 agosto, ore 17.00) pronti a giocare la nostra migliore pallavolo.

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ITALIA-EGITTO 3-0
(25-15, 25-16, 25-20)
ITALIA: Lavia 14, Romanò 14, Michieletto 11, Russo 7, Galassi 6, Giannelli 4, Balaso (L), Sbertoli, Sanguinetti, Bottolo, Bovolenta, Porro. All. De Giorgi.
EGITTO: Haikal 8, Issa 6, Elhossiny 5, Azab 3, Asran 3, Seoudy 3, Dola 1, Abed 1, Hamada, Reda (L), Youssef, Gaber. All. Munoz Benitez.
Arbitri: Alrousi Alhammadi Hamid Mohamed Ahmed (UAE), Maroszek Wojciech (POL)
Note – Durata set: 21’, 24’, 24’ Spettatori: 9415
Italia: a 6 bs 17 mv 6 et 21
Egitto: a 0 bs 7 mv 4 et 19

Di Giuliano Bindoni

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