Paris Volley, mutande bucate sul muro della vergogna

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Di Redazione

Un muro di mutande appese alla parete: è quello che si vede nel corridoio del quartier generale del Paris Volley, a poca distanza dalle due sale per la fisioterapia. É  la personale collezione di Erwan Tanguy, fisioterapista storico della squadra parigina, memoria dei momenti belli (e ultimamente anche di quelli meno belli) della squadra che ha attraversato lunghe crisi a periodi di grande splendore.

La prima volta che un giocatore si presentò nel suo studio per qualche massaggio o un po’ terapie con le mutande bucate, Tanguy ebbe l’idea di sanzionarlo con una pubblica esposizione del suo indumento intimo.

La collezione è proseguita nel corso degli anni con almeno una cinquantina di trofei appesi al muro con tanto di data e nome e cognome del giocatore. Il tutto nel massimo riserbo: la notizia non è trapelata per molto tempo fino a quando una giornalista dell’Equipe che era negli spogliatoi per un’intervista sullo staff della fisioterapia non ha visto il muro di mutande e ha chiesto informazioni. La storia è venuta fuori e Tanguy alla fine ha rivelato – almeno in parte – il significato della sua collezione.

Le prime mutande bucate della collezione furono letteralmente rubate dalla borsa del giocatore mentre faceva la doccia. Poi, con un accordo bilaterale, il gruppo si è fatto carico di consegnare al fisioterapista la mutanda incriminata.

La foto è stata ammessa per volere dello stesso Tanguy: la collezione è impressionante anche lo stesso fisioterapista ammette che molti giocatori ci sono voluti finire volontariamente. I giocatori l’hanno presa bene: hanno twittato ed esposto sui loro canali social la foto e l’articolo. Forse pensano che ora che il segreto è stato rivelato la sanzione verrà derubricata.

Il Paris Volley sta faticosamente proseguendo una stagione molto problematica: retrocesso in seconda divisione lo scorso anno dopo avere vinto il titolo per irregolarità finanziarie e fiscali, il club è tornato nel massimo campionato ma si trova sul bordo della zona retrocessione, appena quattro punti sopra il penultimo posto. Il pubblico è poco e i soldi sono pochissimi. Per pagare le spese del torneo il club ha aperto una sottoscrizione cui hanno preso parte moltissimi giocatori professionisti francesi e tanti simpatizzanti tra i quali anche Leon. Il giocatore, che ha appena rinnovato con Perugia per altri due anni, ha ammesso di essere stato tra i benefattori che hanno salvato il club da un’altra retrocessione anche se non ha mai quantificato il suo aiuto.

 

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