Di Eugenio Peralta
Quarta sfida consecutiva, quarto duello in 5 anni (solo per la mancata assegnazione del titolo 2020): ancora una volta, a partire da domenica 1° maggio, saranno Sir Safety Conad Perugia e Cucine Lube Civitanova a contendersi il tricolore, ma questa Finale Scudetto è diversa da tutte le altre. Per le difficoltà incontrate dalle due favorite, salvatesi solo a Gara 5 delle semifinali contro Modena e Trento; per il ritorno “a pieno regime” del pubblico, che da tre anni non assiste a una premiazione; perché i protagonisti sono, in parte, diversi. Uno di loro, però, vuole assolutamente esserci: Osmany Juantorena potrebbe tornare a disposizione per la serie decisiva, dopo aver saltato quasi integralmente la stagione per infortunio.
“Spero di poter dare il mio contributo in finale – dice il capitano della Lube nel corso della presentazione dell’evento – non sono al 100%, ma la voglia è tanta. Per me è stata un’annata veramente difficile, dover vedere le partite da fuori e non poter dare una mano è stato pesante. Per quanto mi ricordo questi sono stati i Play Off più difficili della mia carriera, non credo di essere mai stato sotto 0-2 in una serie di semifinale: bravi i ragazzi a crederci fino in fondo, hanno saputo reagire e alzare il livello. Siamo contentissimi di esserci, ma sappiamo che dovremo crescere ancora: affrontiamo una squadra fortissima come Perugia, che a sua volta ha avuto la forza di ribaltare la serie. Siamo due squadre di altissimo livello e ci conosciamo molto bene“.
“Le due semifinali – conferma Gianlorenzo Blengini – sono state una dimostrazione di grande tenacia, sia da parte nostra che da parte di Perugia. Le due squadre hanno avuto forza di volontà e attaccamento a quello che stanno facendo e in cui stanno credendo. Incontriamo la squadra che ha dominato la stagione, ci aspettiamo una finale durissima e bellissima“.
Dalla parte di Perugia parla Nikola Grbic: “Si incontrano due squadre che hanno fatto recuperi importanti, ma tutte le 10 partite giocate sono state decise solo dagli episodi. Questo dimostra la bellezza del campionato italiano, la forza delle prime 4 squadre e quanto poco ci vuole perché un risultato si ribalti, anche in un solo set, figuriamoci in una serie. Sono squadre che non mollano mai, che non si scoraggiano e continuano a credere nel risultato finale, e questo fa del campionato italiano il più bello del mondo. Abbiamo davanti una squadra che ormai da anni partecipa a tutte le finali, non è un caso che sia resuscitata dopo due sconfitte tirando fuori tutta l’esperienza e l’abilità di giocatori e staff. La Lube sarà un osso molto duro“.
“Sarà uno spettacolo bellissimo da vedere – promette Wilfredo Leon – ognuna delle due squadre cercherà di dare il massimo in campo. Tutte e due siamo pronte per affrontare questa finale, meritata da parte di entrambe“.
Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il presidente della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi che nell’occasione ha lanciato un “allarme”, sibillino ma inquietante, sul futuro dei campionati in relazione al nuovo planning internazionale: “Le 5 gare di semifinale dimostrano che i nostri campionati non sono solo validi, ma strepitosi, e noi questi campionati li dobbiamo difendere insieme a costo di litigare col mondo, perché non possiamo permetterci di arretrare di un centimetro davanti al nostro obiettivo, quello di portare la pallavolo ai livelli più alti dal punto di vista tecnico e dello spettacolo“.
L’apprensione del numero uno federale è stata confermata anche da Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, che ha parlato addirittura di “difendere l’autonomia dei campionati rispetto a qualsiasi invasione“. Righi ha poi ringraziato tutte le componenti del mondo della pallavolo per quella che ha definito “la seconda traversata del deserto senza acqua… Grazie soprattutto ai nostri presidenti, che sono degli eroi moderni. In questo momento fare pallavolo è un grande sacrificio, ma nessuno di loro si è mai tirato indietro, sono andati avanti con grande rispetto del proprio ruolo e delle persone. Orgogliosamente possiamo dire che il nostro movimento è stato in grado di portare avanti, con qualità e rafforzandosi, tre campionati meravigliosi“.
Stuzzicato sul tema della contemporaneità delle semifinali che ha in parte rovinato lo spettacolo dello scorso mercoledì, il presidente di Lega ha risposto così: “Noi proviamo sempre a differenziare date e orari dei match, ma quando si arriva a Gara 5 un giorno in più di recupero può incidere moltissimo. In questa fase preferiamo tenere tutti alla pari, per dare il giusto riposo a ogni squadra e metterle nelle stesse condizioni in vista della finale“.
Nel corso della conferenza stampa c’è stata anche una comparsata di Fefè De Giorgi, reduce dalle convocazioni per il primo raduno delle nazionale: “Sono di passaggio, non solo oggi, ma proprio in Federazione…” ha scherzato il CT azzurro, che ha poi aggiunto: “Sono state due semifinali bellissime e si presenteranno in finale due squadre toste e dure. L’augurio è quello di vedere una serie lunga, anche se so che mi bestemmieranno tutti dietro per questo!“.