Di Redazione
C’è grande entusiasmo in casa Sir Safety all’indomani della pesante vittoria conquistata contro Trento, e la dimostrazione sono le parole del tecnico Nikola Grbic, decisamente soddisfatto dalla prestazione dei suoi giocatori, soprattutto al servizio: “È evidente che ieri sera la battuta ci ha aiutato molto. Abbiamo messo a segno 12 ace, tanti servizi hanno costretto Trento a ricevere staccato ed abbiamo potuto organizzare bene il muro-difesa per crearci situazioni di contrattacco”.
“È stato certamente un fondamentale straordinario – prosegue -, la mia speranza è riuscire a mantenere questo livello di battuta o anche starci vicino perché con questa pressione poi abbiamo la possibilità la lavorare bene come ieri nel break point. L’unico modo per giocarsela con i loro attaccanti era essere aggressivi dall’inizio, i ragazzi lo sono stati ed hanno fatto una gara di alto livello. Poi un pubblico del genere che ti spinge ogni punto è fantastico, il settimo uomo in campo”.
Un successo figlio di una grande prestazione dei bianconeri, concentrati e determinati dal primo pallone e soprattutto, perché poi nella pallavolo conta soprattutto questo, capaci di un match di altissimo livello sotto il profilo tecnico. In tutti i fondamentali in generale, al servizio in particolare come detto dal tecnico serbo e come confermato anche da Simone Giannelli e da Sebastian Solè.
“Sono contento dei tre punti, abbiamo fatto una bella gara”, le impressioni del regista bianconero. “Loro erano senza Michieletto che sappiamo essere un giocatore molto incisivo, ma noi abbiamo fatto bene il nostro. La battuta è un’arma che abbiamo e che possiamo e dobbiamo sfruttare. Ma dobbiamo essere bravi anche nelle altre fasi di gioco, in quei fondamentali tra virgolette più umili come difesa e copertura dove possiamo crescere. Ora torniamo in palestra per migliorare e pensiamo alla prossima gara”.
“Per me era la prima volta al PalaBarton con tanta gente, è stato meraviglioso e ci ha dato un grande aiuto”, dice il centrale argentino. “Trento è una squadra molto forte, era il momento di far capire che noi ci siamo e che stiamo lavorando tanto per crescere. Siamo stati più aggressivi, ma anche più concentrati, mettendo tanta pressione in battuta e lavorando bene con il muro e la difesa. Abbiamo bisogno di giocare, di prendere ritmo e di continuare a lavorare perché abbiamo ancora tanto da migliorare”.
Una delle ovazioni del PalaBarton, forse la più forte e sicuramente la più sentita, si è avuta nel finale del terzo set con l’ingresso al servizio di Russo, al suo esordio dopo l’infortunio al tendine d’achille di questa estate. “Confesso che avevo un po’ di brividi”, dice Russo. “Ho visto che anche i miei compagni erano emozionati, erano sei mesi che non entravo in campo e farlo ieri davanti a tanti nostri tifosi è stato davvero bello”.
(fonte: Comunicato stampa)