Foto Lega Pallavolo Serie A

Perugia, i Sirmaniaci murano le polemiche: “Nessuna protesta contro la società”

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In un mondo fatto di passioni come quello delle tifoserie di pallavolo basta davvero pochissimo per accendere una polemica, anche una coreografia non perfettamente riuscita. È successo al PalaBarton, dove in occasione dell’esordio casalingo della Sir Susa Vim Perugia contro Catania è stata messa in atto dalla tifoseria ufficiale dei Sirmaniaci quella che ad alcuni è sembrata una manifestazione di protesta, con l’esposizione dello striscione “Chiuso per ferie” e di un bandierone con il classico “Grifo”, simbolo della squadra e della città, ma appeso al contrario.

C’è chi ha pensato a una presa di posizione nei confronti della società o dell’amministrazione comunale, e chi addirittura ha ipotizzato che il “misterioso” messaggio fosse una reazione al tentativo, da parte del club, di riappacificare i Sirmaniaci con l’altra fazione del tifo perugino, gli Amici della Pallavolo. La questione è poi approdata anche sui giornali locali e persino sul TG Regionale, sviluppando un dibattito magari affascinante ma, a quanto sembra, totalmente campato in aria.

A spegnere ogni polemica sono stati infatti gli stessi Sirmaniaci, con un comunicato ufficiale che smentisce “in maniera netta e categorica le accuse e diffamanti illazioni in merito a una presunta e denigratoria protesta messa in atto dalla tifoseria (…). Fantomatica protesta senza un comunicato ufficiale, senza uno striscione dedicato, niente di niente“.

Oleh Plotnytskyi Sir Susa Vim Perugia premiazione
Lo striscione “incriminato” sullo sfondo – Foto Lega Pallavolo Serie A

La coreografia proposta nella prima partita di campionato – spiegano i tifosi – ha inscenato la ‘copertura’ della curva con un telo bianco ed un lucchetto, come a richiamare una saracinesca abbassata e la scritta ‘Chiuso per ferie’, riferendosi al periodo di termine del campionato e di tutte le attività di tifo. Il velo calato sulla curva è stato rappresentato dal nostro bandierone rigirato fronte retro, risultato poi involontariamente anche al contrario, per una condizione di estrema luce led che ha fatto risaltare il suo fondo, che in questa circostanza non aveva alcuna considerazione ai fini della coreografia. Il velo poi è stato rimosso in concomitanza dell’inizio dell’incontro, con tutti i Sirmaniaci pronti con la loro maglia bianca a sostenere a viva voce la propria squadra e per Perugia“.

Il gruppo attacca poi direttamente i media: “Constatiamo ancora una volta con amarezza, che è in atto una campagna diffamatoria di delegittimazione nei confronti della nostra Curva, cavalcata purtroppo da una testata ‘giornalistica’ che non si preoccupa di accertare e verificare i fatti, chiedendo ai diretti interessati, ma riprende le invettive social costruendo articoli sensazionalistici, completamente lontani dalla verità. Non solo ribadiamo il nostro consolidato e duraturo rapporto di stima e collaborazione con la società Sir Susa Vim Perugia, ma riteniamo che tali condotte alimentino solo veleni che rendono ancora più diviso l’ambiente del tifo perugino e creano delle pericolose derive“.

Noi Sirmaniaci – conclude il comunicato – non solo abbiamo rispetto assoluto del simbolo di Perugia, a volte lo abbiamo tatuato sul braccio, certamente sempre nel cuore, e non permettiamo a nessuno di dubitarne“.

(fonte: I Sirmaniaci)

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