La prima finalista per il titolo tricolore di Serie A1 è la Numia Vero Volley Milano che batte in rimonta la Savino Del Bene Scandicci e chiude la serie con un roboante 3-0. MVP Helena Cazaute, che è entrata nel secondo set permettendo a Milano di ingranare le marce alte dopo un primo parziale in cui era stata carente sotto molti aspetti. Top scorer Paola Egonu con 25 punti, in doppia cifra anche Sylla (12), Danesi (11 con 5 muri uno più pesante dell’altro) e proprio la schiacciatrice francese (11). Per le toscane best scorer Antropova con 20, seguita da una meravigliosa Nwakalor (14 punti con il 61%, 4 muri e 2 ace) e Mingardi (11). 16 a 12 e 2 a 5 il computo totale dei muri vincenti e degli ace.
Dopo aver mancato l’obiettivo lo scorso anno, la Vero Volley torna così a giocarsi lo scudetto per la terza volta nella sua storia. Nonostante le tre sconfitte, Scandicci esce comunque a testa alta. La stagione delle toscane è tutt’altro che finita, alle Final Four di Champions la squadra di Marco Gaspari punterà a recitare sicuramente un ruolo da protagonista.
In sintesi – Nel primo set Scandicci scappa subito via e Milano non la riprende più, soffrendo tremendamente i servizi float di Nwakalor, gli attacchi di Antropova, nonostante alcune ottime difese di Fukudome, e mettendoci anche tanto del suo: 17% di efficienza di squadra (nonostante Sylla al 50%), 18% per Egonu, addirittura -33% di Daalderop, che ovviamente nel secondo set lascia il posto a Cazaute. La cura “francese” funziona per Milano, che impone per lunghi tratti il suo gioco, non si lascia impressionare dai tentativi di Scandicci di tornare a contatto, e fa suo secondo e terzo parziale con identico punteggio (25-22). Dopo un iniziale punto a punto, nel quarto set le lombarde allungano sul 16-11, Gaspari inizia a scuotere il capo ma le sue giocatrici non si perdono d’animo e provano ancora a rimettersi in scia (18-16). Tutto vano perché nel finale Danesi e compagne tengono ancora un ritmo sostenuto che le porta a tagliare il traguardo addirittura con il punteggio di 25-17.
Starting Players – Lavarini parte con le diagonali Orro-Egonu e Sylla-Daalderop, coppia centrale formata da Danesi e Kurtagic, Fukudome libero. Gaspari risponde con Ognjenovic-Antropova e Mingardi-Herbots, Carol e Nwakalor al centro, Castillo libero.
1° set – Milano parte un po’ imballata, Scandicci invece a tutta manetta: 0-3, 1-5, 5-10 e timeout di Lavarini. Il margine di vantaggio di Scandicci continua ad aumentare (6-12 su errore di Egonu, 6-13 su ace di Nwakalor). Egonu prova a suonare la carica facendo il buco a terra con una diagonale a tutto braccio, ma Scandicci tocca anche il +9 (8-17 su mani-out di Mingardi). Lavarini ferma ancora il gioco, ma ormai questo primo parziale sembra essere saldamente nelle mani delle toscane, che infatti gestiscono il largo vantaggio e chiudono lasciando le padrone di casa a 16.
2° set – Girato campo, Lavarini lascia in panchina una Daalderop in grande difficoltà sostituendola con Cazaute e questa volta è la sua squadra a uscire meglio dai blocchi di partenza (6-2, 8-4) trascinata dalle affondate di Sylla, che bucano sempre il muro toscano, e i muri di Danesi ed Egonu. Arrivano punti anche dalle mani di Cazaute, Egonu pesca anche un ace di banda e Gaspari è costretto a fermare il gioco sul 12-5 per la Vero Volley. La sua mossa di giocarsi la carta Ribechi come secondo libero in campo, efficace al servizio così come in copertura, si rivela vincente: Scandicci piazza un parziale di 0-4 e il timeout questa volta lo chiama Lavarini. Tolta Ribechi dalla linea dei nove metri, Milano sembra ritrovare il suo ritmo in attacco (14-10, 18-12, 20-14), salvo poi subire il ritorno della Savino (22-19 su ace di Antropova, 22-20 su mani-out di Carol, 22-21 su attacco di Mingardi). Orro allora arma Egonu e Milano passa all’incasso chiudendo 25-22.
3° set – Più equilibrato, rispetto ai primi due, l’avvio del terzo set (9-9, 9-11, 12-11, 13-13). Da segnalare una controversa decisione del primo arbitro Dominga che fa rigiocare un punto che forse era da assegnare alle padrone di casa: quarto tocco di Scandicci per attacco in rete, il videocheck mostra la palla che finisce in rete, con oltre il 50% del suo volume sotto la banda stessa, e poi tocca le braccia a muro di Egonu. Senza quel tocco sarebbe stato comunque impossibile che il pallone finisse nel campo della Numia, ma questa è stata la decisione arbitrale. Ad ogni modo la Vero Volley trova il break di vantaggio proprio con Egonu (16-14), incrementa con Cazaute (19-16) e nel finale pesta pesantemente sul pedale dell’acceleratore 24-19, subisce l’ennesimo contro parziale di Scandicci (24-22) ma va comunque sul 2-1 nel computo dei set.
4° set – Girato campo, il copione non cambia: situazione di punto a punto fino ai 7, break di Milano, contro break di Scandicci e riparte la giostra fino ai 10. Qui la Numia piazza un altro parziale, questa volta di 3-0, e costringe Gaspari a chiamare il timeout sostituendo poi Herbots con Bajema. Il divario tocca le cinque lunghezze (16-11), Antropova viene sistematicamente contenuta a muro, Egonu invece mette regolarmente palla a terra, eppure Scandicci riesce comunque a rimettersi in scia (18-16 e tempo chiamato da Lavarini). Scavallati i 20, però, la Vero Volley accelera ancora e inizia a sentire profumo di finale (21-17, 24-17). Il primo match point lo capitalizza subito Kurtagic: ace e titoli di coda. La corsa scudetto di Scandicci si interrompe qui, Milano invece torna a giocarsi il tricolore con una tripla prova di forza in questa serie di semifinale.
Numia Vero Volley Milano 3
Savino Del Bene Scandicci 1
(16-25, 25-22, 25-22, 25-17)
Serie: 3-0
Numia Vero Volley Milano: Sylla 12, Danesi 11, Egonu 25, Daalderop 1, Kurtagic 6, Orro 8, Fukudome (L), Cazaute 11, Konstantinidou, Smrek. Non entrate: Pietrini, Heyrman, Guidi, Gelin (L). All. Lavarini.
Savino Del Bene Scandicci: Nwakalor 14, Antropova 20, Mingardi 11, Da Silva 9, Ognjenovic 2, Herbots 4, Castillo (L), Bajema 2, Ribechi, Graziani, Ruddins. Non entrate: Parrocchiale (L), Ung Enriquez, Mancini. All. Gaspari.
Arbitri: Lot, Saltalippi.
Note – Spettatori: 5240, Durata set: 25′, 28′, 32′, 24′; Tot: 109′.
MVP: Cazaute.
Di Giuliano Bindoni