Foto: Michele Benda

Podrascanin e il suo addio con Perugia: “Ci sono rimasto male, io sarei restato”

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Di Redazione

Quattro anni con la stessa maglia addosso non si dimenticano facilmente, soprattutto se si è stato l’idolo dei tifosi, e che tifosi!

Marko Podrascanin e la Sir Safety Conad Perugia, un amore grande, terminato, forse, con del rammarico.

Il centrale serbo ora verso Trento, racconta i quattro anni in terra umbra, intervistato dal Corriere dell’Umbria, con l’ultima stagione annullata sul più bello.

Avrebbe potuto essere un’annata speciale? “Si, soprattutto in Champions League. Da quando sono arrivato, 4 anni fa, ci stavamo avvicinando sempre di più a vincere. Eravamo ad un passo dalle semifinali di Champions League, avremmo potuto andare fino in fondo. Dall’inizio della stagione il mio obiettivo era vincere in Europa. La squadra era pronta. C’erano molte più probabilità rispetto allo scorso anno, un’annata in cui c’era più pressione anche per via dell’attesa derivata dai grandi acquisti che erano stati fatti. Mi sono congedato dalla Sir vincendo l’mvp contro il Novy Urengoy ma sarebbe stato meglio archiviare l’anno con una bella vittoria”.

Quando ha capito che la società avrebbe fatto altre scelte in merito al suo rinnovo? “All’inizio sembrava che fosse tutto ok. La questione economica non era centrale, non era un problema per me. Erano più importanti gli stimoli e le motivazioni e a Perugia sapevo che avrei potuto continuare a dare il massimo. La società alla fine ha deciso di cambiare”.

Ci è rimasto male? “Si, perché tutti mi dicevano che non c’era niente di cui preoccuparsi. A febbraio stavo giocando delle grandi partite, forse è stato il momento in cui stavo giocando meglio da quando ero arrivato in Umbria. Avevo sensazioni positive. La mia prima scelta sarebbe stata quella di rimanere a Perugia”.

Al suo posto, arriverà Solé. Ha caratteristiche diverse rispetto alle sue? “E’ uno dei più forti centrali in Italia. Mi piace come giocatore e come persona. Se avessi potuto scegliere un giocatore al posto mio avrei preso lui. Ai Sirmaniaci posso dire di stare tranquilli”.

Qual è stata la sua migliore partita con la Sir? “La semifinale di Champions League a Roma contro la Lube nel 2017. Ho fatto tanti muri (8 oltre a 17 punti)“.

Il momento più bello che ha vissuto a Perugia? “Il giorno in cui abbiamo vinto lo scudetto”.

Ed il più brutto? “La gara 5 di finale dello scorso anno contro Civitanova. Una delle più brutte sconfitte della mia vita”.

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