Di Redazione
Da due settimane la prima squadra femminile della Polisportiva Borghesiana volley è al lavoro agli ordini del confermatissimo tecnico Marco Aquili. L’anno scorso la Seconda divisione del club capitolino ha “solamente” sfiorato i play off per il salto di categoria, non senza qualche recriminazione.
Ripartendo da quel piazzamento, la Polisportiva Borghesiana volley ha iniziato la stagione con grande determinazione. «Abbiamo confermato praticamente in blocco l’organico dell’anno scorso, fatta eccezione per qualche ragazza che ha dovuto fermarsi per motivi di studio o lavorativi – commenta Aquili – In ogni caso dal vecchio gruppo Under 18 sono saliti quattro elementi che in questa stagione staranno in maniera stabile con noi».
Una squadra che, dunque, avrà il grosso vantaggio di conoscersi e conoscere pure le metodiche di lavoro di coach Aquili. «L’anno scorso nella prima parte di campionato abbiamo avuto qualche battuta d’arresto proprio perché il gruppo era sostanzialmente nuovo. In questa stagione avremo un anno di lavoro assieme alle spalle e quindi questo dovrà essere un punto di forza. Non ci nascondiamo: partiamo per provare a stare ai vertici della classifica e fare il salto in Prima divisione».
Aquili sembra aver deciso di modificare leggermente anche il lavoro atletico durante questo pre-campionato. «Cercheremo di evitare eccessivi carichi per permettere alla squadra di essere più brillante in vista delle prime gare ufficiali. In ogni caso siamo partiti in anticipo rispetto alla passata stagione e questo è un altro aspetto positivo. Il programma prevedrà, ovviamente, anche una serie di amichevoli che ci serviranno per individuare al più presto i nostri limiti e per trovare il giusto ritmo-partita».
D’altronde il campionato è ancora lontano (dovrebbe cominciare tra la fine del mese di ottobre e l’inizio di novembre), ma Aquili sta già lavorando sul difetto principale emerso nella passata stagione. «Questa squadra deve migliorare dal punto di vista dell’attenzione e dimostrare di avere voglia di mettersi in discussione perché alcuni errori commessi in determinate gare alla fine possono costare caro».
(Fonte: comunicato stampa)