Di Redazione
Prata riparte dal condottiero e conferma Jacopo Cuttini sulla panchina friuliana.
Il matrimonio e la stima reciproca continuano e il tecnico di Buja, intervistato dal Messaggero Veneto, rivela i retroscena di un accordo mai stato in discussione, anche dopo il quarto posto in A3. «Ancora prima che scoppiasse la pandemia avevo incontrato la società e avevo dato la mia disponibilità. Avevamo, in particolare con il ds Luciano Sturam, gettato le basi per un progetto pluriennale. Io sto bene a Prata, la mia disponibilità c’è sempre stata».
La Fipav ha decretato la fine dei campionati e su questo non si può trattare. Ci sono i premi da distribuire, i soldi da incassare? «Sono giorni frenetici per trovare un accordo, l’aria che tira è pesante, perché manca chiarezza sul futuro». La pandemia è come la guerra: alla fine si conteranno i superstiti. Anche tra le società. Il Prata? Resta alla finestra. La società deve riorganizzarsi e capire come muoversi dopo il 4 maggio.
E c’è un terzo fronte aperto: quello dell’inizio della stagione 2020/2021. Si affaccia anche l’ipotesi di un inizio a fine agosto, inizio settembre: un inedito. «Vedremo. Ci saranno molte rinunce, in tutta la serie A. Mi auguro che il Prata riesca a confermare gli impegni anche per la prossima stagione. Esserci sarebbe già un grande risultato».