Di Redazione
Nella cultura americana è molto importante mostrare il riconoscimento del raggiungimento di un obiettivo, di una prestazione o di un traguardo: dal mondo del lavoro a quello dello studio, fino ad arrivare all’ambito sportivo. Come si può vedere anche in molti film e serie TV made in USA (la più recente ha proprio il nome di “All-American”), gli statunitensi ambiscono particolarmente a ricevere questi premi e trofei.
In ambito lavorativo vengono premiati i migliori dipendenti ogni mese e ogni anno, in ambito scolastico alla fine di ogni semestre vengono riconosciuti gli studenti con la media più alta e se lo studente è anche uno sportivo allora il premio è doppio. Infatti, nei college americani proprio per la categoria degli student-athletes sono tantissimi gli awards che premiano la dedizione e i sacrifici quotidianamente richiesti agli atleti di tutte le leghe sportive universitarie.
I riconoscimenti per la parte sportiva sono assegnati dal comitato della conference (girone), sono chiamati “All-Conference” e premiano gli atleti che più si sono contraddistinti durante la stagione: vengono creati tre diversi “team”, squadre di atleti, in cui il First Team racchiude i migliori 10 atleti di tutta la conference. Allo stesso modo funziona per le regioni, in cui vengono uniti i gironi più vicini e decretati gli “All-Region teams” e di conseguenza gli “All-American”.
Quest’ultimo è il premio più ambito da tutti gli sportivi dei college americani poiché viene assegnato ai migliori atleti, nella pallavolo 14 per team, di tutti gli Stati Uniti. In aggiunta, vengono riconosciuti anche i migliori per ogni ruolo, ad esempio nella pallavolo, oltre a MVP abbiamo miglior attaccante, opposto, centrale, libero e palleggiatore. Un altro premio particolarmente importante per le matricole è il “Freshman of the year” che incorona il migliore atleta al primo anno di college.
Per quanto riguarda la parte accademica vengono allo stesso modo selezionati gli studenti-atleti che si sono contraddistinti anche nelle aule universitarie. Questo premio viene conferito anche alle squadre calcolando la media del GPA (media scolastica) di tutta la squadra.
Particolarmente curioso è uno dei premi materiali che viene conferito ai vincitori di questi awards. Mentre per gli All-American viene consegnata una targa da appendere al muro e una coppa o un oggetto di cristallo, e per gli All-Academic un attestato e una targa, per la squadra vincitrice della propria Conference e del titolo nazionale, a parte una coppa gigantesca, viene anche conferito il famoso “ring”, l’anello così tanto desiderato da tutti gli americani.
Infatti, invece della solita medaglia a cui noi siamo abituati, gli atleti universitari statunitensi ricevono un vero anello su cui trovano incisi il proprio cognome, numero di maglia, la data, l’università e la conference o il titolo nazionale vinti: il college lo fa personalizzare con i propri colori, e con tanti brillantini che rendono questo gioiello parecchio appariscente. Anche la cerimonia in cui si assegnano questi premi, chiamata Hall of Fame Banquet, è molto sentita.
Alcuni dei nostri atleti sono riusciti ad ottenere il contesissimo “ring”: in primo luogo Margherita Marconi, che con la Park University ha centrato la grande impresa di vincere il titolo nazionale NAIA nel 2018, prima atleta di Sportlinx360 a raggiungere questo traguardo nonché probabilmente la prima ed unica italiana a vincere questo titolo. Vincitrici delle rispettive conference sono invece Erica Di Maulo e Rachele Rastelli con St.John’s University nel 2019, Chiara Bosetti con American University nel 2019, Vicky Giommarini con VCU (Virginia Commonwealth University) nel 2017, Caterina Cigarini con MBU (Missouri Baptist University) nel 2017, Silvia Grassini con Towson University nel 2019 e Michela Rucli con Hofstra University nel 2018.