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Foto Galbiati/Fipav

Presentate a Milano le nazionali azzurre: “La vittoria non dev’essere un obbligo”

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Aiutateci a non creare l’obbligatorietà della vittoria“. Le parole giuste le trova, come sempre, Julio Velasco (quanto mancherà, anche in questo, alla Fipav). Proveremo ad accogliere il suo appello, anche se è davvero difficile abbassare l’asticella delle aspettative dopo un’annata magica che ha visto le nazionali italiane fare una scorta di medaglie inedita nella storia della pallavolo e degli sport di squadra e tornare, 24 anni dopo, sull’ambitissimo trono mondiale. Non a caso, come confessa tra il serio e il faceto il presidente della Federazione Giuseppe Manfredi, la conferenza stampa di presentazione (che questa volta è coincisa anche con l’annuncio dei convocati per la VNL maschile e femminile) si è tenuta nella stessa location del 2022: il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

L’evento si è aperto con un commosso e doveroso ricordo di Julia Ituma: “A 18 anni non si può finire così, moltiplicheremo il nostro impegno perché non accada più” ha detto Manfredi. Poi gli interventi dei CT, con tanti argomenti sul piatto. A cominciare dalla nazionale femminile, che si presenta alla stagione 2023 con diverse novità: l’esordio di Ekaterina Antropova (per lei manca solo il passaporto italiano, in arrivo nei prossimi giorni), la rinuncia a Ofelia Malinov e – se vogliamo definirla tale – anche la presenza di Paola Egonu, per la quale si prospetta un impiego forzatamente ridotto (la sua stagione si chiuderà soltanto il 20 maggio) ma comunque ben lontano dal paventato anno sabbatico.

Giuseppe Manfredi Maurizio Colantoni Federica Lodi presentazione nazionali
Foto Galbiati/Fipav

Rivalutando gli ultimi due anni – ha ricordato con orgoglio il CT Davide Mazzanti abbiamo conquistato 4 ori e un bronzo in 7 manifestazioni. Abbiamo pensato però anche alle cose da migliorare nel prossimo biennio. Il primo è un aspetto valoriale, ispirato anche da quanto fatto nel maschile: il valore che vogliamo mettere al centro è la disponibilità. Dal punto di vista tecnico lavoreremo tanto sul cambiopalla, che è la fase in cui abbiamo più margini di miglioramento. Infine ci sarà una maggiore attenzione al confronto con le giocatrici: 6 mesi di attività insieme sono lunghi, va migliorata la qualità delle relazioni e del confronto diretto“.

Sugli obiettivi stagionali Mazzanti è stato sintetico: “Non pensiamo a ciò che abbiamo conquistato, ma a quello che vogliamo fare ancora“. Inevitabile poi la domanda su Antropova: “È una novità di questi ultimi giorni, la ragazza è entusiasta di vestire la maglia azzurra e potrà essere convocata già per la VNL, anche se deve gestire contemporaneamente l’esame di maturità“. Le azzurre cominceranno a lavorare il 7 maggio a Lanciano (Chieti), sede inedita per un collegiale della nazionale maggiore.

Velasco Mazzanti Manfredi De Giorgi Mencarelli presentazione nazionali
Foto Galbiati/Fipav

Riguardo alla nazionale maschile, Fefè De Giorgi ha raccolto in pieno l’assist di Velasco: “Siamo contenti, però la sfida diventa sempre più difficile. L’altro giorno si parlava delle finali degli Europei a Roma e qualcuno mi ha detto: ‘se fate il vostro dovere ci vediamo lì’. Ecco, se diventa un dovere non va bene: per noi deve essere un piacere, dobbiamo mantenere il gusto della sfida“. Il CT ha parlato anche dello spirito di gruppo dimostrato dagli azzurri anche nel corso della stagione di club: “In una squadra ci devono essere senso di appartenenza, voglia di stare insieme e condividere qualcosa e rispetto reciproco“.

De Giorgi ha poi scherzato sui Campionati Europei che vedranno la nazionale impegnata davanti al suo pubblico (qui i 30 giocatori convocati dal CT): “Viaggeremo tanto, la Fipav ci ha organizzato un tour molto bello! Dal punto di vista emotivo spero che abbiamo già pagato lo scotto l’anno scorso a Bologna…“. La preparazione degli azzurri, con un gruppo ancora molto ridotto, inizierà sempre il 7 maggio nella tradizionale sede di Cavalese.

Sotto i riflettori anche Julio Velasco, non solo per le sue frasi illuminanti ma anche per l’imminente termine del suo incarico come direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili: “Il motivo per cui vinciamo tanto? Credo che sia principalmente perché investiamo molto più degli altri. Però abbiamo anche un grosso difetto, passiamo dal pensare che in Italia non si possa fare nulla a credere che si debba essere campioni sempre. La cosa più difficile è dover vincere per forza: creiamo entusiasmo, ma non mettiamo in difficoltà i ragazzi. I problemi con la sconfitta li hanno principalmente gli adulti“. Velasco ha citato anche l’ormai noto intervento del campione NBA Giannis Antetokounmpo sul tema del fallimento nello sport: “Belle parole, ma cambiare quella mentalità è difficile“.

L’intervento di Velasco ha toccato anche il tema delle pressioni imposte ai più giovani: “Spesso i giocatori migliori del settore giovanile fanno una vita più dura dei professionisti, perché vanno a scuola, giocano fino a 3 campionati e non hanno nemmeno un giorno libero. Non aspettiamo situazioni eclatanti per ragionare su questo: un adolescente deve avere il tempo che gli serve, anche per non fare niente“. Parole accolte da un lungo applauso e, più tardi, dal saluto del presidente: “Spero di riavere Julio in azzurro quanto prima, ma comunque non sarà un salto nel buio, perché con lui abbiamo creato un sistema bello e importante“.

presentazione nazionali 2023 Milano
Foto Galbiati/Fipav

Infine il DT delle nazionali giovanili femminili, Marco Mencarelli: “I nostri risultati sembrano surreali, ma sono cose che riescono a chi ci prova sempre, con tutte le sue forze. Siamo come una squadra di club che vince tanti trofei nella stessa stagione: le vittorie danno convinzione e una tira l’altra, la differenza è che qui avviene non in un singolo gruppo ma a livello di sistema, nel movimento. I motivi? Noi abbiamo lavorato a pieno regime anche negli anni del Covid, diversamente da altri paesi e da altre discipline, e questo ha fatto la differenza“. Chiusura con una citazione da… Spiderman dedicata alle azzurrine: “Da grandi poteri, e in questo caso da grandi privilegi, derivano grandi responsabilità“.

A riassumere il tutto sono le parole del presidente Manfredi: “Quello che è successo è frutto di un lavoro che va avanti da anni, e ci fa sperare in un futuro ancora migliore. Abbiamo davanti sfide altrettanto difficili, dai Mondiali giovanili agli Europei in casa… porteremo le nazionali in 9 città, forse siamo pazzi ma non visionari. Sentiamo che il nostro movimento non aspetta altro che di applaudire i ragazzi e pensiamo di fare il pienone dappertutto. Siamo anche orgogliosi della crescita dei tesserati – è una medaglia importantissima per noi essere tornati ai livelli di prima del Covid – e delle aziende che si avvicinano al nostro mondo“.

Alla conferenza di Milano è intervenuta anche Lara Magoni, ex campionessa di sci e attuale sottosegretaria della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani, che ha annunciato lo stanziamento di un contributo di 120mila euro per la tappa di Monza dei Campionati Europei femminili. In chiusura un altro annuncio importante: in questa stagione azzurri e azzurre vestiranno in tutte le partite la maglia con la striscia arcobaleno voluta dallo sponsor DHL, nel segno dell’apertura e dell’inclusività.

di Eugenio Peralta

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