Di Redazione
Si è tenuta oggi presso a Roma, il Salone d’Onore del Coni la presentazione di “Noi Italia“, il libro scritto da Ferdinando De Giorgi ed edito da Qui Edit che ripercorre la storia del trionfo della nazionale maschile ai Campionati Europei. All’evento, condotto da Jacopo Volpi, hanno partecipato il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi e il pedagogista del gruppo azzurro, Giuliano Bergamaschi.
“Noi Italia – ha ricordato De Giorgi – è l’urlo e il motto che ha accompagnato il percorso della nazionale maschile durante i Campionati Europei. Insieme ai ragazzi abbiamo fatto un percorso eccezionale, voglio ringraziarli pubblicamente e devo dire che tutti loro, hanno ottime doti tecniche, ma anche doti umane incredibili. Ringrazio l’intero staff per aver contribuito a creare l’ambiente ideale per far crescere i ragazzi nel migliore dei modi“.
“Questo libro – ha poi spiegato il CT – non vuole essere una semplice celebrazione di una vittoria, ma è soprattutto un’analisi che mira a capire come si è potuti arrivare a questo successo in così poco tempo. Volevo trasmettere al gruppo, innanzitutto, i valori e il senso di appartenenza. Per la copertina del libro ho voluto scegliere una foto che non rappresentasse solo la nazionale maschile, ma un momento, l’invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme alla nazionale femminile al Quirinale, che per l’intera Federazione è stato importantissimo“.
De Giorgi ha quindi ripercorso le radici del successo di Katowice: “Abbiamo sfruttato l’entusiasmo degli otto esordienti misto alla voglia di riscatto dei sei reduci dai Giochi Olimpici. Questo mix ci ha permesso di iniziare un nuovo percorso conclusosi con qualcosa di importante. I ragazzi negli allenamenti erano fantastici, con tanta voglia di fare bene. La partita nel girone eliminatorio vinta 3-0 contro la Slovenia ci ha fatto capire che davvero potevamo arrivare fino in fondo da protagonisti. In finale contro una squadra che ha giocato al massimo e ci ha messo in grossa difficoltà, ho visto una reazione e una maturità dei nostri ragazzi eccezionale e oggi siamo qui a celebrarla“.
“Oggi sul giornale – ha aggiunto Malagò – ho letto un articolo che parlava dei grandi numeri che derivano dall’avvicinamento di molti ragazzi alla pallavolo. Sicuramente quello che è stato fatto agli Europei è stato qualcosa di impressionante e sarà un importante traino; molte nuove iscrizioni per uno sport indoor di squadra e in più con la pandemia è sicuramente motivo di grande orgoglio“.
“Quello che ha fatto Ferdinando De Giorgi – ha proseguito Malagò – è molto più di un risultato sportivo. Si tratta di un riconoscimento di grande valenza sportiva, ma anche valoriale. Venivamo da Tokyo che aveva lasciato un’amara eredità, ma questa è la forza dello sport e ci siamo rifatti alla grande. Il merito di Ferdinando è difficile da tradurre, ma ovviamente bisogna riconoscere anche i meriti del presidente Manfredi. Questa vittoria nella rassegna continentale non è stata affatto banale“.
“È sempre bello – ha detto il presidente Manfredi – cercare di realizzare i propri sogni. Il mio era quello di vedere esultare i ragazzi per il raggiungimento di un traguardo importante. Il primo passo, dunque, è stato compiuto con la vittoria dei Campionati Europei, ora dobbiamo proseguire per raggiungere nuovi traguardi. Sono andato diverse volte a seguire la preparazione della nazionale per i Campionati Europei e ho potuto constatare che il gruppo era fantastico, molto coeso. Ho visto degli atleti determinati e in quei momenti ho capito che avevamo la possibilità di realizzare un grandissimo risultato sportivo”.
Chiusura dei lavori affidata a Giuliano Bergamaschi: “Grazie a Ferdinando, al presidente Manfredi e a tutta la dirigenza FIPAV che hanno sempre creduto in me e nello staff. Dopo tante esperienze in svariati settori, da quello militare a quello sportivo, posso dire che il ‘Noi’ del titolo del libro sta a rappresentare ciò di cui il nostro paese ha bisogno: unione e inclusione, valori trasmessi dallo sport. Noi tutti possiamo aiutare a far riflettere su questi valori“.
(fonte: Comunicato stampa)