Di Giovanni Saracino
Mancano circa quaranta giorni all’inizio della stagione agonistica 2021-22 che per la Prisma Taranto significa il ritorno sul palcoscenico pallavolistico più importante al mondo a livello di club: la SuperLega. Una nuova avventura che i due massimi dirigenti del club pugliese, Antonio Bongiovanni (presidente) ed Elisabetta Zelatore (vice-presidente), compagni nella vita così come nel lavoro e nello sport, sono pronti ad affrontare con l’entusiasmo della prima volta, eppure in un clima di incertezza, quello che la pandemia ha purtroppo portato anche nel mondo dello sport.
“Quando a maggio 2020, sul finire della prima ondata pandemica, abbiamo scelto, in un momento drammatico per lo sport ma per la vita sociale in generale, di donare alla nostra città occasioni di evasione, sinceramente non pensavamo che il Covid avrebbe condizionato così a lungo il nostro cammino sportivo” – afferma la dottoressa Zelatore, il motore organizzativo della Prisma Volley.
“Noi, come tutti gli altri club sportivi, ci siamo ritrovati da soli ad affrontare una stagione piena di incognite e di difficoltà disseminate sul nostro cammino. Eppure siamo riusciti ad appena un anno di distanza a conquistare una meritata promozione in SuperLega” – aggiunge l’avv. Bongiovanni che della Prisma Volley è una sorta di totem carismatico, capace di usare bastone e carota con la diligenza del buon padre di famiglia.
Nell’anno dei lockdown e degli impianti sportivi chiusi al pubblico, la Prisma è riuscita nell’impresa di vincere un campionato di A2 di per sé già non facile, dimostrando grande solidità sia a livello tecnico che organizzativo. “Come società abbiamo tenuto la barra dritta e con l’apporto di tutti, dal primo dirigente al magazziniere passando per i protagonisti in campo, siamo riusciti ad ottenere una promozione che è il frutto di un grande lavoro collettivo, ognuno per le proprie competenze e mansioni” racconta con orgoglio, e un velo di commozione, il presidente Bongiovanni.
“Il Covid ci ha complicato un po’ la gestione dell’attività della squadra – sottolinea Elisabetta Zelatore -, specie quando a fine gennaio scorso ha messo fuori causa i nostri due palleggiatori ed il nostro coach-manager Di Pinto che era un essenziale punto di riferimento. Come società, però, siamo riusciti a trovare i giusti accorgimenti e su suggerimento proprio del nostro coach abbiamo inserito un nuovo preparatore atletico, Pascal Sabato, ed una figura dirigenziale come Adi Lami che potesse fare da collante tra squadra e proprietà del club, al quale auguriamo le migliori fortune per il nuovo incarico di team manager a Verona, un ruolo che ben si addice alle sue capacità e potenzialità”.
E ora, come detto, il grande palcoscenico della SuperLega. Un campionato che la Prisma affronterà con tutte le difficoltà di una neopromossa, certo, ma forte di una campagna acquisti di spessore, a forte connotazione italiana, che potrebbe regalare a Taranto un’altra stagione di grandi emozioni e risultati. “Lo staff tecnico è stato confermato quasi totalmente – conferma la Zelatore -, abbiamo implementato lo staff dirigenziale a diretto contatto con la squadra richiamando Vito Primavera, questa volta nel ruolo di direttore generale. A lui abbiamo affiancato, come direttore sportivo, Mirco Corsano che non ha bisogno di presentazioni”.
Quanto ai giocatori “Sono sicuro che la nostra sarà una squadra di combattenti – dichiara Bongiovanni – lo capisco guardandoli negli occhi. Mi fa piacere che ci siano tanti italiani nel nostro team e che ci siano molti giovani che hanno voglia di imparare e crescere con il nostro coach. Gli stranieri spero rappresentino la classica ciliegina sulla torta. Il nostro obiettivo stagionale? Il mantenimento della categoria, per noi che siamo neo-promossi, equivale a uno scudetto. Ho già fatto presente a tutti i giocatori quanto mi piacerebbe vedere in campo una squadra rompiscatole, che venda cara la propria pelle. Si può perdere o vincere ma l’impegno deve essere sempre massimo da parte di tutti” conclude il presidente rossoblu.