Di Redazione
Il rinvio di un anno delle Olimpiadi di Tokyo significa anche, per molti giocatori, un’occasione in più di partecipare alla rassegna a cinque cerchi. È il caso di Rachael Adams, la centrale statunitense che, dopo un anno di inattività, ha ora altri dodici mesi di tempo per giocarsi le sue carte e provare a entrare nelle 12 di Kiraly, anche se dovrà cambiare i suoi piani per il 2021. Intervistata da World ofVolley, l’ex giocatrice di Monza rivela: “Avevo programmato di sposarmi in Messico a giugno dell’anno prossimo… vedremo“.
Lo stop inatteso potrebbe cambiare anche i piani di Adams per il futuro: “In genere mi piace fare il punto della situazione ogni 4 anni, visto che questa è una scadenza che ricorre nella vita di noi americani, a partire dalla scuola. Ora rivaluterò tutto dopo Tokyo, in base a come starò fisicamente. Per noi non è facile giocare sempre all’estero e vivere per 6-8 mesi lontani dai nostri cari“.
Sulla pandemia di coronavirus la centrale a stelle e strisce commenta: “All’inizio faceva davvero paura rendersi conto del panico all’interno della comunità, dagli scaffali dei supermercati vuoti alla scomparsa della carta igienica. Ora cerco di mantenere la calma concentrandomi sulle cose che posso controllare, e prendendo la vita un giorno per volta. Stare a casa è brutto, ma è un privilegio che non tutti hanno. Io sono in quarantena e non vado in palestra da 3 settimane, gioco un sacco contro il muro… per fortuna vivo nella stessa via di TeTori Dixon e Annie Drews e ci sentiamo spesso anche con lo staff“.
Il messaggio di Adams al mondo della pallavolo è semplice ed efficace: “Restiamo a casa e facciamo la nostra parte per fermare l’epidemia. Teniamoci in contatto con le persone intorno a noi e prendiamoci cura l’uno dell’altro. Siamo tutti sulla stessa barca e insieme troveremo il modo per uscire da questa situazione“.
(fonte: World of Volley)
