Di Redazione
Non hanno avvertito la crisi del settimo anno di matrimonio (professionale) Rado (Stoytchev) e Dario (Simoni), una delle coppie del volley maggiormente longeve.
Il segreto del rapporto in panchina tra un grande primo e un altrettanto grande secondo allenatore della pallavolo italiana e internazionale viene svelato da Dario Simoni in una intervista all’Arena di Verona uscita oggi, lunedì 18 luglio a tutta pagina sull’edizione cartacea del quotidiano veneto.
Simoni, 52enne bresciano, ha una lunga carriera di coach sulle spalle. Dagli inizi marchiati in modo indissolubile Gabeca sponda Brescia, ma soprattutto Montichiari passando per Latina (squadra che guiderà anche da primo allenatore), Trentino e Modena, senza farsi mancare esperienze all’estero.
Proprio a Trento l’incontro che si rivelerà fatale per i successivi otto anni di carriera, con Rado Stoytchev.
Il segreto del loro successo? Sembra incredibile, ma potrebbe essere proprio la divergenza di opinioni su alcuni aspetti tecnici e tattici del volley, dalla gestione della squadra a quella delle partite.
“Rado mi ha sempre detto: Non voglio lavorare con chi mi dà ragione. E con me ha trovato quello che cercava. Discutiamo tutti i giorni. Ci scontriamo molto” ha dichiarato Simoni all’Arena.
Nell’intervista anche tanto sulla nuova Verona, targata WithU. Le attese per l’esplosione di Mozic anche in Superlega e quei centimetri in più nel sestetto, che a muro potrebbero farsi sentire davvero. Gli obiettivi di stagione? Simone è come sempre prudente, visto che dall’altra parte Stoychev negli ultimi anni ha detto fin troppo la frase “lotta per lo scudetto”.