Di Redazione
Dopo tre settimane di soli allenamenti, la Conad Volley Tricolore si prepara ad affrontare la trasferta di Brescia in agenda per le 18 di domenica al Centro San Filippo contro la sesta della classe Sarca Italia Chef.
Se a quattro giornate dai titoli di coda stagionali la retrocessione è sempre più vicina, infatti, è comunque a testa alta che la società giallorossa vuole affrontare la volata finale per gettare le basi per il prossimo anno.
Non importa che la classifica dica penultimi a quota nove pari merito con il fanalino di coda Cantù, con un gap di undici punti dalla terzultima Lagonegro da ridimensionare a due soltanto per scongiurare la retrocessione diretta: “Ci si prova e se non ci si riesce si guarda avanti”.
A indicare la rotta alla Gazzetta di Reggio è il consigliere giallorosso Loris Migliari, braccio destro del patron Azzio Santini, che domenica sarà come sempre in panchina per sostenere capitan Ippolito e compagni nel ritorno in campo dopo la lunga pausa dettata dal weekend delle finali di Coppa Italia seguito dallo stop precauzionale causa Coronavirus.
Migliari, con la medaglia d’argento al collo, i Tucani avranno ancor più fame di vittoria. «Mai come quest’anno siamo abituati a lottare a denti stretti e non ci spaventa più nulla, giocheremo al meglio delle nostre possibilità. Ci tengo a sottolineare che rimandare la scorsa giornata è stata una decisione saggia da parte della Lega, in un momento di così grande difficoltà per tutto il Paese non rimane che affidarsi agli esperti e restare allineati: per quanto ci riguarda chissà che un po’ di lontananza dal campo non ci abbia fatto bene, vogliamo regalarci qualche soddisfazione finale in un anno in cui tutto è andato storto».
La matematica ancora non c’è, ma l’obiettivo salvezza è ormai un miraggio.
«Purtroppo sì, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nello sport capitano anche le annate storte e questa è una di quelle, per sfortuna e anche per demerito nostro, ci mancherebbe. Sono tante le riflessioni che dovremo fare su questa stagione, ma sempre con l’orgoglio di aver onorato tutti gli impegni economici presi. Riteniamo più onorevole retrocedere con i conti in ordine che fare acrobazie finanziarie per cercare di salvare l’anno ritrovandosi poi a piangere dalle istituzioni per risolvere i problemi creati».
Ogni riferimento è puramente casuale. Tra le note di demerito, qual è la più stonata?
«Di certo il non essere riusciti a trovare subito un allenatore idoneo a calarsi nella nostra realtà. Poi ci si sono messi gli infortuni, i cambi di ruolo, la doccia fredda della partenza di Lorizio quando potevamo raddrizzare la stagione, niente è andato come avremmo voluto ma ormai è inutile piangerci su, impariamo la lezione e pensiamo prima a chiudere l’anno con il sorriso e poi al futuro».
E nel futuro dell’A2 reggiana cosa vede? «Se non riusciremo ad agganciare i playout, possiamo sperare nel ripescaggio o prepararci a giocare un A3 da protagonisti. Non sarebbe di certo un dramma né un’esperienza nuova per noi, già a giugno 2013 avevamo scelto di autoretrocederci in serie B per mettere in ordine i conti e poi siamo risaliti più forti di prima. L’importante è non perdere di vista i nostri veri obiettivi».
Ovvero? «Continuare ad avere i conti in ordine e far crescere il movimento in termini di partecipazione e radicamento. In questo la sinergia con Pieve è un tassello fondamentale e la scelta di Fabris come allenatore va proprio in questa direzione, stiamo lavorando per voi»