Di Roberto Zucca
Se potessimo affrontare a tutto tondo il personaggio Riccardo Giumelli, sceglieremo sicuramente di narrare il suo lato umano più di quello professionale. Perché raccontare un’anima bella dello sport è sempre una grande fortuna. Detto questo, sarebbe però ingeneroso non focalizzarsi sulle gesta di questo ragazzone di quasi 41 anni che è tornato prepotentemente ad occuparsi di ciò che più ama oltre la sua famiglia, ovvero il Beach Volley:
“Volevo riprendere a coniugare l’impegno con la mia famiglia e il Beach Volley. Ne ho parlato con Francesca (Mari, n.d.r.) e lei mi ha detto di buttarmi in questa stagione, nella quale giocherò con Sergio Seregni. Sto bene fisicamente, il mio allenatore Alessandro Francesconi, che è una persona eccezionale mi dice lo stesso. Quest’anno sarà un anno di rodaggio, poi con Sergio ci siamo fissati degli obiettivi da centrare nei prossimi due o tre anni“.
Lei, a 41 anni, salta e gioca come quando ne aveva 20. Ci sarà un segreto, Giumelli?
“(ride, n.d.r.) Stare bene fisicamente. Allenarsi, stare bene mentalmente e lavorare in palestra in un certo modo“.
Veniamo al presente. Podio a Bibione e podio sfiorato a Sanremo al campionato italiano, arrivando dalle qualifiche.
“Parto da Bibione perché ho potuto portare Emma, mia figlia, come avevo fatto nel 2015, e Lisa, la più piccolina, per la prima volta, sul podio con me e Sergio. Ero molto emozionato, soprattutto di vedere mia figlia Emma lì con me, dopo anni in cui ha lottato come una leonessa“.
Sua figlia Emma, lo dico per dovere di cronaca, ha superato una malattia che ha portato lei ad allontanarsi per un po’ dal Beach. Come risposta però, ci sono state persone che sono state molto vicine a lei e Francesca Mari.
“Alcune si sono allontanate ma va bene così. Voglio parlare delle persone che ci sono state. Voglio parlare di Riccardo Fenili, che è più di un fratello, e di sua moglie Natalia, che ogni mercoledì prendevano la macchina e si facevano un centinaio di chilometri solo per venire fuori dall’ospedale per chiedere come stavamo e se c’era bisogno di qualcosa. Voglio parlare di Alessandro Francesconi e della sua compagna Mariel Vezzani, presidentessa della Beach Volley Modena Eventi, e di Vladimir Tchernichov, che sono stati come una famiglia. Mi sento di dire che sono stato fortunato, siamo stati fortunati a circondarci delle persone giuste“.
Con loro avete organizzato una raccolta fondi. Giocando a Beach per il sociale.
“Una raccolta fondi per l’Associazione Giocamico, che si occupa da oltre 20 anni di giocare con i bambini all’interno degli ospedali. La raccolta è stata fatta all’interno della tre giorni del Clinic Galli-Fenili e che ripeteremo come ogni anno l’ultimo weekend di settembre. Vedere il Beach che si coniuga con la beneficienza mi emoziona parecchio“.
Proseguiamo con Sanremo. Il podio sfiorato l’ha amareggiata?
“No, come ho detto, è un anno di rodaggio. Con Sergio non siamo riusciti ad allenarci tanto quanto avremmo voluto. Ma ci stiamo rimettendo in pari su molte cose e adesso faremo le prossime tappe del campionato, cercando di migliorare la posizione in classifica. Stiamo pianificando se partecipare a Montesilvano e Bellaria o anche a Cordenons. Non voglio strafare nel ritornare e cominciare a viaggiare come un matto tutti i weekend. Vorrei che Francesca e le bimbe venissero con me perché mi piace da morire che Emma e Lisa respirino l’aria del Beach Volley e dello sport in generale“.
Alle tappe dicono che siete non una famiglia, ma un torpedone!
“È una famiglia molto allargata, che si muove e che mi piace vedere sempre assieme. Cito anche Gabriele Biancardi e Serena Fornier, che fanno parte di tutte quelle persone che ho nominato e che ci seguono in questo grande gruppo familiare. Tutto questo però è stato possibile grazie a Francesca, che è una persona di un altro pianeta. Senza di lei io non sarei quello che sono e tutto questo non sarebbe mai stato possibile“.
So che in estate si trasferirà in Versilia. Il progetto della Fenili-Giumelli Beach Volley School proseguirà?
“Certo! Sono felice perché andremo a vivere al mare e sarò più vicino agli amici che in questi anni hanno seguito con più costanza il progetto. Ora sarà anche più semplice poter dare il mio contributo e lavorarci anche con il supporto di Francesca. Abbiamo in cantiere una serie di progetti, che spero possano realizzarsi il prima possibile“.