Dall’infortunio nel momento più importante della stagione alla prima Champions League della carriera: è l’incredibile percorso compiuto da Riccardo Sbertoli, culminato nella Super Final vinta da protagonista ad Antalya con la maglia della Trentino Itas. Il tutto in pochissime settimane, come ricorda lo stesso palleggiatore: “Due mesi fa esatti ero in sala operatoria, e non vedevo un finale di stagione per me. Voglio ringraziare tanto la mia squadra, perché mi ha dato l’opportunità di fare ancora una volta quello per cui vivo, cioè provare queste emozioni, al di là della vittoria… poi ovvio che adesso c’entra anche quella. Ringrazio in particolare Acquarone, ma anche lo staff medico che mi ha rimesso in campo e la società“.
“È una Coppa che non ha prezzo – continua Sbertoli – non saprei come descriverla. Abbiamo fatto fatica nell’ultimo periodo, ci siamo innervositi, siamo caduti, ci siamo rialzati… e oggi serviva una prestazione ed è arrivata. È veramente una cosa inspiegabile“.
Dopo il palmares in nazionale, anche quello di club comincia ad arricchirsi per il regista milanese: “È vero e ne vado molto fiero, soprattutto per il percorso fatto per arrivarci. Anche se a volte da fuori non si vede, questo gruppo è in grado di fare dei sacrifici, subire dei colpi e rialzarsi in un modo che anche nel mondo dello sport, credetemi, non è comune“.
intervista di Giuliano Bindoni