Di Stefano Benzi
Il tempo di un paio di allenamenti e il nuovo palleggiatore della Pool Libertas Cantù, l’estone Robert Viiber, fa il suo esordio a Brescia contro i Tucani. Un esordio non molto fortunato, segnato da una sconfitta per 1-3, ma contrassegnato da una prova discreta che lo vede marcare cinque punti. Il primo è un muro, nel primo set. Poi molto lavoro in copertura e una discreta attenzione che si concentra soprattutto su Motzo con cui trova subito sintonia, 30 i punti del brasiliano.
Viiber arriva dal campionato ceco, giocava nel Pribram. Esordio tra i professionisti giovanissimo, a soli sedici anni. Poi Portogallo nel Forte Bastardo e due anni in Boemia con l’Odolena Voda prima di passare in estate al Pribram: “Questa è di gran lunga il mio passo più significativo in carriera – dice dopo il suo esordio con Cantù – sono entusiasta di essere qui, tutto è molto diverso rispetto a dove ho giocato prima, tutto estremamente professionale. Anche solo il taraflex è eccezionale, per non parlare del videocheck che è una grande innovazione”.
L’approccio è stato buono: “Ci vorrà tempo, ho fatto un solo allenamento da quando sono qui e devo ancora conoscere a fondo i miei compagni. Ci sono anche un po’ di infortuni e questo complica le cose. Ora dovremo giocare un gran numero di partite: sotto un certo punto di vista questo potrebbe agevolarmi. Ho bisogno di allenarmi e di giocare il più possibile per prendere confidenza: ma, sconfitta a parte, la prima partita è stata per me positiva. Sono certo che con il tempo migliorerà la confidenza e acquisteremo ritmo”.
Dopo la sconfitta contro Brescia, in una partita che la Pool Libertas Cantù ha giocato con grande determinazione ma con una squadra falcidiata da assenze e infortuni, il tecnico Matteo Battocchio esprime tutta la sua frustrazione: “Niente da rimproverare ai miei giocatori, anche se qualche passaggio a vuoto c’è stato non posso che dire loro bravi, e grazie per come si stanno impegnando in un momento difficilissimo. Non possiamo allenarci, giochiamo ogni tre giorni come possiamo con un libero come Butti che va in campo nonostante sia infortunato e uno schiacciatore che gioca con una spalla dolorante che gioca stringendo i denti. Senza contare un palleggiatore esordiente…”
Ma la cosa che dà più fastidio a Battocchio è un’altra: “A Natale dovevamo allenarci. Un sacrificio in più ma necessario per preparare la partita di oggi. Con i ragazzi abbiamo salutato le famiglie e siamo andati a Casnate: il palazzetto era chiuso. Ci hanno aperto in ritardo. Impianto gelido. Siamo rimasti fuori ad aspettare un bel pezzo. Al palazzetto di Casnate hanno deciso che bisognerà aspettare del tempo prima di avere un impianto caldo. É uno schifo. Eppure in tutto questo i ragazzi riescono a scendere in campo motivati e danno il massimo. Ma prepararsi così è assurdo. In federazione hanno deciso che due partite in trentaquattro giorni, ne dobbiamo giocare dieci in trentasei. Senza riuscire ad recuperare gli infortuni e allenandoci in condizioni difficilissime. É inaccettabile”.
La foto della sconfitta di Brescia è quando nel quarto set Butti non riesce più a stare in campo: Bertoli è in distinta ma infortunato a sua volta. E come libero viene sistemato Picchio, che indossa una maglia di fortuna.
Il tecnico intanto accoglie il nuovo palleggiatore, l’estone Robert Viiber: “Credo sia un giocatore che potrà esserci molto utile, è forte fisicamente, ordinato, dopo un solo allenamento con noi ha già dimostrato una certa personalità. Ha già fatto qualcosa di importante anche a livello mentale, spalancando un attacco senza muro, anticipato i tempi avversari.