Di Redazione
L’Allianz Powervolley Milano è lieta di comunicare il rinnovo di contratto biennale di Roberto Piazza: sarà ancora lui la guida della formazione meneghina nella stagione 2021-2022 e 2022-2023. Arrivato sulla panchina di Milano nel giugno 2019, il tecnico nato a Parma il 29 gennaio 1968 ha fin da subito dimostrato la sua grande qualità ed esperienza messa al servizio della squadra.
Dopo due anni di lavoro e di importanti traguardi raggiunti, prosegue così il progetto dell’Allianz Powervolley che mette al centro l’allenatore, come più volte ripetuto ed anticipato dal presidente del club Lucio Fusaro. Coach Piazza è la formula di continuità del cammino meneghino, un allenatore che ha scritto la storia della società, guidando la squadra al primo assoluto successo con il trofeo della CEV Challenge Cup. Un tecnico preparato e dedito al lavoro, capace di trasferire la sua grande passione al gruppo, di gestire le situazioni di difficoltà con lucidità ed inventiva e di far crescere il collettivo.
Stratega di alta scuola (ha lavorato ed imparato molto da Bebeto, Kim Ho Chul, Raul Lozano e Daniele Bagnoli), in due anni con Powervolley ha collezionato 73 panchine (26 nel 2019-2020 fino allo stop del Covid, 47 nel 2020-2021) per un totale complessivo di 47 vittorie e 26 sconfitte. Oltre ad aver aggiunto alla sua bacheca personale ed aver portato in dote per il club la Challenge Cup, ha sfiorato la semifinale scudetto con Milano nella scorsa stagione ma soprattutto ha messo in mostra il suo carisma ed il ruolo di trascinatore della sua squadra, risultando l’arma in più di Milano in panchina. Ora il rinnovo di contratto per altre due anni per continuare, alla guida dell’Allianz Powervolley, ad inseguire sogni e traguardi, costruendo e rafforzando un progetto ambizioso giorno dopo giorno.
«Provo grande gioia per il rinnovo – sono le prime parole di Piazza dopo aver apposto la firma sul rinnovo –. È un’emozione legata al fatto che il progetto iniziale è stato portato avanti ed ora stiamo provando ad elaborarlo ancora. Spero nei prossimi due anni di fare un ulteriore upgrade. I giocatori sono cresciuti ed io sono cresciuto come allenatore: i miglioramenti arrivano da entrambe le parti ma è innegabile che siano stati due anni complicati. L’anno scorso si è interrotto tutto quando stavamo andando molto bene, mentre quest’anno abbiamo affrontato una stagione piena di partite da gennaio in avanti. Adesso quello che dico è: ora serve che l’upgrade che devono fare i giocatori sia importante – e parlo del miglioramento personale dei giocatori – in modo che tutta la squadra salga di livello».
Una costante di questo biennio è stata la comunione di intenti e la forza morale del collettivo allenata dal coach. «Lo spirito di squadra dentro e fuori il campo diventa un plus se lo sai creare e non è scontato – prosegue il tecnico –. L’anno scorso ci siamo riusciti: abbiamo creato una squadra che stava bene insieme, con dei giocatori particolari che avevano le caratteristiche giuste per creare il gruppo. Quest’anno la squadra è cambiata, eppure quel plus è rimasto quindi vuol dire che il nocciolo duro della squadra, cioè i giocatori che sono qua da più anni, hanno saputo amalgamarsi alla perfezione con i nuovi e mi auguro che lo riescano a fare anche l’anno prossimo».
Poi un piccolo salto nel recente passato, guardando alla stagione appena andata in archivio: «Sicuramente c’è qualche rammarico: quello principale è che la gestione del campionato ha toccato le squadre in modo diverso e questo non mi è piaciuto. Poi sicuramente l’infortunio di Jean Patry patito a novembre contro Piacenza e che ci ha condizionato per due mesi e mezzo. Credo che con Patry all’interno della squadra in questi due mesi e mezzo di assenza avrebbe potuto significare qualche posizione in più in classifica».
Dal recente passato all’immediato futuro: «Sogno nel cassetto con Milano? Mi piacerebbe arrivare alla semifinale scudetto, quello credo sia il sogno più bello. Secondo me non era così lontano quest’anno: l’avremmo meritato per certe cose e credo anche che, se fossimo arrivati come dovevamo arrivare e se tutti avessero rispettato le regole, forse già lo avremmo potuto centrare quest’anno».
(Fonte: comunicato stampa)