Di Redazione
Non è certo una sorpresa ne tanto meno una scoperta che Robin De Kruijf, centrale dell’Imoco Volley Conegliano, sia stata una delle migliori in gara 1 delle Finali Scudetto contro Novara. La giocatrice olandese, intervistata da “La Gazzetta dello Sport“, racconta l'”eterna” sfida con l’Igor, in vista di gara 2 in programma sabato 4 maggio alle ore 20.30 al PalaVerde.
Domenica compirà 28 anni. Robin De Kruijf non ha aspettato che fossero le compagne a farle uno dei regali più ambiti di questa stagione. In gara-1 della finale scudetto la centrale olandese di Nieuwegein – città di 60mila abitanti nella provincia di Utrecht – si è apparecchiata al meglio il tavolo per la festa. In 73′ Conegliano ha espugnato Novara e tra sabato e lunedì (gara-2 e gara-3) può chiudere i conti davanti al proprio pubblico.
Nella vittoria di mercoledì Robin è stata assoluta dominatrice, con 14 punti che hanno messo in mostra tutto il suo repertorio: 2 ace, 4 muri e 8 attacchi vincenti con l’80%. Una serata da ricordare per lei che lo scorso anno dovette seguire da bordo campo le compagne a causa dell’operazione al menisco del ginocchio sinistro.
«Sono molto contenta per come è andata gara-1 e per come ho giocato. È un peccato che la stagione sia alle battute finali, perché solo ora sto ritrovando la condizione che avevo prima dell’infortunio al ginocchio dello scorso anno».
TROPPO BRUTTA Ma se la serie si è messa nel migliore dei modi, non deve ingannare la facilità con cui le venete hanno sbrigato la pratica Novara nel 13° atto tra i due club in 2 stagioni (7-6 il totale per Conegliano). «Mi aspetto un’avversaria diversa in gara-2. La vera Novara non è quella vista nella prima partita della serie. Non può essere. In questi 2 anni non è mai stata così sottotono».
Nella prima partita della serie, sesta finale dal 2017-2018 – sette se si aggiunge l’attesa sfida che varrà la Champions League il 18 maggio a Berlino – il divario in campo è stato evidente. «Sì, perché loro hanno giocato male, mentre noi abbiamo disputato un’ottima partita. Siamo andate davvero bene, con Wolosz che ha diretto il gioco alla grande».
NOVITÀ Quella tra Conegliano e Novara è una rivalità che sta diventando una piacevole abitudine delle ultime stagioni. Due squadre con filosofie diverse che ormai però hanno poco da scoprire dell’avversario: «In teoria sì. Ma non mi fido di Novara. In Coppa Italia è stata in grado di sorprenderci con il cambio in regia. Camera al posto di Carlini ha permesso a loro di variare di più il gioco: da Egonu come riferimento a un maggior coinvolgimento dei centrali. Questo ci ha sorpreso e abbiamo perso la Coppa. La stessa cosa hanno provato a fare anche mercoledì, ma non gli è riuscita».
MATCH POINT Con la serie che ha subito regalato il colpo in trasferta, permette alle campionesse d’Italia in carica di sognare di chiudere anticipatamente la serie. «Magari si potesse finire in 3 partite. Ma sarebbe un grave errore sottovalutare la reazione di Novara, che spesso in queste stagioni ha recuperato partite che sembravano segnate. Certo, finire in 3 partite la finale scudetto avrebbe, al di là della vittoria (scudetto numero 3 per le venete nella storia, n.d.r.), due sviluppi importanti: potremmo iniziare i festeggiamenti per la vittoria con i nostri tifosi e avremmo tempo per preparare l’ultimo appuntamento stagionale, che è la finale di Champions League a Berlino. Da lunedì 7 al 18 maggio ci sono 11 giorni. Non sarebbe male».
E avrà più tempo per dedicarsi alla sua passione: le serie tv: «I primi tre episodi della nuova serie di Game of Thrones (Trono di Spade) sono splendidi. Non hanno tradito le attese».
CRESCITA La stagione di Conegliano è stata contraddistinta da alti e bassi che hanno rischiato di farla uscire dalla Champions. «Il mese di dicembre non è stato dei migliori (2 sconfitte su 6 gare in regular season e il pesante k.o. con lo Schwerin in Champions che ha quasi compromesso il cammino europeo dell’Imoco, n.d.r.), ma poi ci siamo riprese bene. Abbiamo nuovamente avuto un passaggio a vuoto nella gara d’andata con l’Eczacibasi ma ora siamo qui, pronte a giocarci le 2 massime competizioni stagionali».
FUTURO In queste finali De Kruijf e Conegliano stanno sfidando anche il futuro del club. Dalla parte opposta della rete c’è infatti Paola Egonu, che nella prossima stagione sarà una giocatrice del club veneto. «Non cambierà molto. Novara e Conegliano hanno due modi di giocare diversi e credo che noi l’anno prossimo non cambieremo modo di stare in campo. Noi giochiamo come Imoco con o senza Egonu».
Egonu e Italia che anche quest’estate saranno nel destino della centrale olandese: dal 2 al 4 agosto con l’Olanda contenderà la qualificazione olimpica alle azzurre. «Sarà una bella sfida anche perché con l’Olanda ho un conto aperto con i Giochi (4° posto a Rio, n.d.r.)».