L’ultima giornata dell’anno nella Superleague maschile russa dà l’ennesimo dispiacere allo Zenit San Pietroburgo, sconfitto per la settima volta in 14 partite: questa volta a fermarlo è un Ural Ufa in decisa crescita dopo il cambio di allenatore, che si impone con il punteggio di 3-1 (25-19, 19-25, 25-23, 25-18). Battuta efficacissima (10 ace) e muro granitico (11 block vincenti) per Kovacevic e compagni, che grazie alla seconda vittoria nelle ultime 3 partite escono per la prima volta dalla zona playout. Continuano invece le difficoltà per lo Zenit: nonostante la staffetta in palleggio tra Kovalev e Kobzar gli ospiti, flagellati dalle assenze, non ritrovano il bandolo della matassa e ora sono addirittura a meno 15 dalla vetta.
Vetta saldamente occupata dalla Lokomotiv Novosibirsk, che sul campo dello Yenisei è trascinata da un Atanasov in gran forma (16 punti per il 3-0 della capolista). I siberiani hanno all’attivo una vittoria in più dello Zenit Kazan (3-0 al Neftyanik Orenburg) e due in più della Dinamo Mosca, che passa in quattro set in casa del Gazprom-Ugra Surgut con 23 punti di Shkulyavichus, schierato al posto di Sokolov. Mantiene il quarto posto il Kuzbass Kemerovo dopo un’entusiasmante rimonta dallo 0-2 contro il Belogorie Belgorod, firmata da Asparuhov con 21 punti; dall’altra parte 24 centri di Al Hachdadi e 20 di Zhang Jingyin.
(fonte: BO Sport)