Di Redazione
La voglia di ricominciare, di tornare in campo e terminare il campionato è tanta ma la salute prima di tutto. Come traspare dalle parole del capitano della Consar Ravenna, Davide Saitta, rilasciate al “Corriere Romagna”, che però sottolinea che ci dovranno essere tutte le condizioni per poter tornare a giocare, tanto che alcuni capitani delle squadre di Superlega, qualche giorno fa, inviarono una lettera direttamente alla Lega per esprimere tutto il proprio appoggio.
«L’idea di fondo, condivisa anche da me – spiega Davide Saitta della Consar – è quella di dare un appoggio alla Lega affinché si possa riprendere a giocare, ovviamente quando sarà possibile. Noi siamo disponibili a scendere in campo fino a quando sarà necessario, anche a luglio, in modo da terminare il campionato».
La lettera, però, almeno per il momento è rimasta nel cassetto. «Non tutti i capitani avevano ancora espresso il proprio parere, quando su alcuni media è uscita la notizia di questa iniziativa. In più ci si è focalizzati su un aspetto, quello degli stipendi, che nell’intero contesto è marginale. La pallavolo è il nostro lavoro e quindi è ovvio che vogliamo tutelarci, come è altrettanto ovvio che siamo disponibili a fare dei sacrifici per quanto riguarda i compensi. L’aspetto importante è però un altro, e cioè la disponibilità a riprendere l’attività quando ci saranno tutte le condizioni e le tutele del caso».
Su quando si potrebbe riprendere l’attività, in un periodo di totale incertezza come questo Saitta preferisce non sbilanciarsi, ma comunque prova a grandi linee a disegnare un possibile scenario. «Per riprendere uno stato forma ottimale ci vorranno tre-quattro settimane, quindi se torniamo ad allenarci a maggio il campionato potrebbe riprendere ad inizio giugno. Bisogna terminare prima la regular season e poi disputare i play-off, ma secondo me se si gioca anche a luglio ce la possiamo fare».