“Se abbiamo sofferto più delle altre volte? Ci hanno preso a pallonate” risponde Daniele Santarelli, coach dell’Imoco, al termine di Gara 3 persa in casa contro Milano. “Questa Gara 3 l’abbiamo giocata un po’ meglio. Di sicuro abbiamo ritrovato un po’ di Conegliano, ma non del tutto. Abbiamo giocato una gara costellata di errori, tantissimi, contro una squadra che è l’esatto opposto, che sbaglia pochissimo, che ha la pazienza di aspettare il nostro errore. Noi abbiamo sbagliato nei momenti importanti e questa cosa l’abbiamo pagata cara. Nulla è perduto, ora dobbiamo andare a Monza e cercare di fare un’impresa perché ora siamo spalle al muro e non abbiamo più niente da perdere”.
Avanti due set a uno, e con l’inerzia dalla propria parte anche nel quarto set, all’Imoco è mancato il killer instinct per chiudere la pratica. “Se avessimo vinto 3-1 saremmo qui a festeggiare e invece si sono meritate quel quarto set e poi il the-break – ammette Santarelli con grande onestà –. Sono contento che in certi aspetti abbiamo limitato i loro attaccanti, poi nel quarto set abbiamo smesso di battere bene. Loro hanno ricevuto molto bene, con palla veloce loro hanno una buona palla spinta e non è facile per noi. Potevamo fare meglio anche a muro”.
“Credo comunque che questa gara sia costellata da troppi errori. Abbiamo fatto 15 errori in attacco e 14 al servizio. 29 in totale è un numero impressionante, se poi ci mettiamo le invasioni, le murate prese finiremo forse a 40 errori” conclude.