Di Redazione
Ai provvedimenti restrittivi per il contenimento dell’emergenza coronavirus ieri se n’è aggiunto uno particolarmente drastico: la chiusura totale della Sardegna, che ha fermato tutti i collegamenti aerei e navali con il “continente” (merci escluse). Per la Geovillage Hermaea Olbia di Serie A2 questo ha significato dare il via libera anticipato alle proprie atlete, che sono rientrate alle rispettive case prima del blocco. Ma non tutte: La Nuova Sardegna racconta oggi la bella storia di Sara Angelini, che ha deciso di rimanere sull’isola insieme alla compagna di squadra Thaynara Emmel (alle prese con problemi logistici e burocratici per il ritorno in Brasile).
“La mia residenza è a Bergamo, che è una delle zone maggiormente a rischio – ha spiegato Angelini – quindi sarei dovuta rientrare, con tutti i rischi del caso, per poi affrontare la quarantena, in attesa di sapere se sarebbe ripreso o no il campionato, e nell’eventualità tornare in Sardegna e riaffrontare il tutto. Ma ho pensato anche a Thaynara, che sarebbe rimasta qui da sola senza macchina, e senza di me che parlo portoghese“.
Ma dietro alla decisione della centrale c’è anche un legame particolare con l’Hermaea: “Dico la verità, l’esperienza qui in Sardegna è stata particolarmente intensa. Di solito ogni giocatrice sta a casa sua, qui è stato molto diverso: consumavamo i pasti tutte insieme, stavamo in appartamenti dello stesso villaggio, e questo ha permesso di creare un gruppo davvero stupendo. Sono nati dei legami di amicizia molto forti, tanto è vero che ci è costato tanto salutarci, e ci sentiamo sempre in videochiamata“.