Inizia a tempo di record la “nuova vita” di Veronica Angeloni, e sempre nel segno della Savino Del Bene Scandicci. Pochi giorni fa, al termine di Gara 3 delle semifinali Play Off, la schiacciatrice toscana aveva annunciato il suo ritiro dalla pallavolo giocata; oggi si è tenuta la conferenza stampa in cui la società ha presentato il suo nuovo ruolo, quello di responsabile delle relazioni esterne e marketing. “Sarà il volto del club in tante occasioni – spiega la consigliera Sandra Leoncini – abbiamo voluto valorizzare il contributo umano offerto in questi anni“.
“Le nostre strade si sono incrociate solo due anni fa – ha ricordato il direttore generale Francesco Paoletti – ma in questo breve lasso di tempo abbiamo apprezzato le sue qualità, non solo tecniche ma anche umane. Nel momento in cui ha manifestato la volontà di lasciare, è stato abbastanza naturale pensare a proseguire la strada insieme. È un percorso di cui siamo veramente molto orgogliosi e penso che sarà foriero di buoni risultati“.
“In tanti mi stanno chiedendo cosa farò, se mi rivedranno – sorride Veronica Angeloni – e dico di sì, con grande gioia posso annunciare che rimarrò alla Savino Del Bene, non con le ginocchiere ma in un altro ruolo, e ne sono veramente felice. Ho amato la mia vita nella pallavolo e farei fatica a non respirare più quell’atmosfera che si respira nella famiglia della tua squadra, composta non solo da giocatrici, ma anche da tutte le persone dello staff e dai dirigenti“.
Anche Massimo Barbolini ha avuto parole di grande stima per la sua ormai ex giocatrice: “Ho avuto la fortuna di lavorare con lei già qualche anno fa e l’ho ritrovata con lo stesso entusiasmo, se possibile aumentato. Voglio ringraziarla, perché in questi successi e nella crescita della squadra sicuramente c’è stato un suo apporto importantissimo“.
Il tecnico di Scandicci ha poi parlato della prossima stagione, che sarà la sua quarta consecutiva alla guida di Scandicci: “Non è facile avere continuità nello sport, ed è molto importante mantenerla, ma quello che mantieni deve essere coerente con le idee e la filosofia dell’allenatore, la cui abilità, d’altronde, dev’essere proprio quella di adattare le proprie idee alle caratteristiche tecnico-tattiche degli allenatori. Quest’anno cambieremo abbastanza, ma non tantissimo; sarà un pochino più facile ripartire, perché avere un gruppo che ha già lavorato insieme ti aiuta. Ma anche se non fosse stato così, non sarebbe stato un problema“.
“In questi anni – ha aggiunto Barbolini – mi è piaciuto il fatto che la squadra abbia recepito la mia idea della gestione dell’errore, crescendo molto in questo. Noi non siamo nelle prime 3-4 squadre del campionato in nessuna statistica, però abbiamo perso solo 5 partite, vincendone tantissime da 3 punti; penso sia dovuto proprio alla pazienza, che arriva solo se hai giocatrici in grado di capire che non c’è bisogno di chiudere subito il colpo“.
“Noi alzeremo l’asticella – ha chiosato poi Paoletti – ma la alzeranno anche tutti gli altri. Avremo delle situazioni di difficoltà a cui far fronte, ma cercheremo di fare tutto il necessario per sostenere la squadra. Poi sappiamo che il bello dello sport è dato da cose non sempre ponderabili. Molte delle difficoltà di quest’anno non erano sicuramente ipotizzabili all’inizio, quindi dobbiamo affrontare razionalmente la pianificazione, ma anche far fronte agli imprevisti. A questi livelli le differenze tra le squadre sono veramente lievi: un dettaglio fa la differenza tra un risultato positivo e uno negativo. Noi continueremo a crescere curando sempre più i dettagli, poi quanto siamo bravi lo dirà il campo“.
interviste di Stefano Sassi