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Scandicci, il ds Paoletti: “Importante ritrovare Antropova, ma il ricorso non si ferma” (VIDEO)

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Di Redazione

All’indomani della qualificazione agli ottavi di finale di Challenge Cup, la Savino Del Bene Scandicci per la prima volta si esprime pubblicamente sul caso di Ekaterina Antropova, che la società ha dovuto tesserare come atleta straniera dopo la pronuncia della FIVB sulla sua nazionalità sportiva. A parlare è il direttore sportivo Francesco Paoletti: “È stato importante per noi aver ritrovato Ekaterina. Per quanto riguarda la situazione dell’atleta, la ragazza in primis, oltre alla società, ha passato un mese senza poter giocare. Sicuramente questo in alcuni frangenti può aver influenzato le dinamiche della squadra, ma fa parte di una questione ormai passata“.

Abbiamo trovato una soluzione ormai nota – continua il dirigente – tesserando la giocatrice come straniera, ma questo non preclude il portare avanti parallelamente anche un altro tipo di discorso, in quanto Ekaterina e la sua famiglia sono certi di quello che stanno continuando a sostenere. La FIVB ha espresso un proprio parere perentorio sul quale sarà possibile sicuramente appellarsi presentando ricorso, e questo sarà fatto. Il tesseramento come straniera è un passo dovuto, in quanto è importante per lei tornare in campo ed a disposizione dell’allenatore, ma questo non influenza la richiesta del riconoscimento della nazionalità sportiva italiana, che sarà portato avanti nei prossimi passi nelle sedi opportune“.

Paoletti ha avuto poi parole molto critiche sul clamore mediatico suscitato dalla vicenda: “Non è stato cercato certamente da nessuna delle figure in causa. Personalmente ritengo che in alcune occasioni si sia fatto del gossip più che della notizia, ma questo purtroppo è il mondo attuale, in cui social e altri mezzi di comunicazione imperversano spesso, oltrepassando a mio avviso alcuni limiti. Soprattutto se si considera che l’oggetto del contendere era una ragazza di 18 anni che si è trovata in mezzo ad una querelle su questioni molto più grandi di lei“.

Forse, ci permettiamo di aggiungere, questo non sarebbe avvenuto se la società avesse adottato un atteggiamento più trasparente sulla vicenda, evitando di trincerarsi in un assoluto silenzio (la stessa notizia del tesseramento come straniera di Antropova non era mai stata comunicata prima delle dichiarazioni odierne).

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