Di Redazione
Due realtà pallavolistiche nella stessa città, Zanetti Bergamo (A1 Femminile) e Olimpia Bergamo (A2 Maschile), un solo palazzetto. E fin qui nessun problema se non fosse che entrambe le società si stanno contendendo la titolazione dell’ex PalaNorda, come riportato dettagliatamente nell’edizione odierna de “L’Eco di Bergamo”.
Il derby bergamasco per aggiudicarsi la scelta del nome del palazzetto dello sport resta senza vincitori. Ieri era attesa la fumata bianca sulla scelta dello sponsor per la titolazione dell’ormai ex PalaNorda, ma a sorpresa tutto è stato rimandato di qualche giorno (almeno fino al 26 settembre), quando il Cda di Bergamo Infrastrutture – la partecipata comunale che gestisce l’impianto di piazzale Tiraboschi – si riunirà per prendere una decisione che al momento appare sul filo del rasoio. O, meglio, a fil di rete, visto che le due contendenti sono le società di volley che utilizzano ogni giorno, tra allenamenti e gare casalinghe, il palazzetto: da una parte l’Olimpia Pallavolo, dall’altra il Volley Bergamo. A rispondere all’avviso pubblico con cui Bergamo Infrastrutture aveva deciso lo scorso 28 giugno di valutare eventuali offerte migliorative dell’unica già presentata (quella del 30 maggio per un importo annuo di 15 mila euro) sono state proprio loro.
E l’impasse è nata qui. Perché, ieri subito dopo l’apertura delle buste, l’offerta economicamente più vantaggiosa, ovvero quella dell’Olimpia, è stata immediatamente contestata dal Volley Bergamo, con Bergamo Infrastrutture che non ha potuto fare altro che prendere tempo fino al 26 settembre per approfondire la questione dal punto di vista legale. Il nodo sarebbe formale. Perché l’avviso pubblico di Bergamo infrastrutture tra le modalità di presentazione delle proposte, oltre all’entità del contributo prevedeva di specificare la titolazione proposta per il palazzetto. E se da Volley Bergamo ne sarebbe arrivata una (come noto, PalaHabilita), l’Olimpia avrebbe presentato addirittura quattro titolazioni alternative. Da qui la contestazione del Volley Bergamo, che trascinerà ancora la questione di qualche giorno, necessario per chiarire se la proposta dell’Olimpia sia o meno nulla per vizio di forma.
Sulla vicenda, in attesa di capirne qualcosa in più, c’è poca voglia di parlare: bocche cucite, anzi cucitissime tra i responsabili di Bergamo Infrastrutture e Volley Bergamo, mentre il presidente dell’Olimpia Pallavolo, Nicola Caloni, si limita a evidenziare la massima trasparenza operata dalla società durante la procedura. Oltre alla scelta del nome, l’aggiudicazione garantirà al vincitore la possibilità di posizionare fino a un massimo di due scritte, anche luminose, recanti il nome e/o il marchio dello sponsor: l’una sul lato del palazzetto situato all’incrocio tra viale Muraine e le vie San Giovanni e Battisti, l’altra sul lato antistante piazzale Tiraboschi al di sopra dell’ingresso principale della struttura.