Di Redazione
Paola Egonu nel campionato cinese? La possibilità c’è stata, ma la trattativa non è andata a buon fine. A rivelarlo è Qin Zheming, responsabile di un’agenzia che da diverse stagioni collabora con le squadre maschili e femminili di Shanghai nella ricerca di giocatori stranieri. Nell’intervista rilasciata a Sina Sports, Zheming parla del possibile arrivo dell’opposta azzurra in Cina (senza specificare il periodo) e specifica che l’affare non è andato in porto per motivi diversi da quelli economici: “Il prezzo era sicuramente alto, ma non quanto quello di giocatrici come Zhu Ting o Kim“.
Secondo l’agente, a fermare il trasferimento di Egonu sono state motivazioni disciplinari: “Abbiamo valutato che questa atleta avesse qualche problema di personalità, che non la rendevano ideale per inserirsi nel sistema di gioco della squadra. Abbiamo discusso con l’allenatore e abbiamo deciso di rinunciare“.
Zheming parla anche delle regole imposte ai giocatori stranieri in Cina, tra cui il divieto di incontrare giocatori e staff avversari prima della partita e quello di frequentare bar e locali notturni dopo l’incontro, e cita un episodio relativo a Cristian Savani. Lo schiacciatore italiano, per tre anni a Shanghai, subito dopo aver ricevuto un cartellino giallo in seguito a uno scatto d’ira fu contattato da Zheming che gli disse: “Rispettiamo la tua personalità, ma vogliamo che venga mostrata in modo ragionevole, altrimenti avrai un influsso negativo sulla squadra“.
(fonte: Sina Sports)