Di Redazione
Si ferma a sei la serie vincente dello Scanzo che torna ad Ongina con un solo punto. Troppo poco, tuttavia conclusione quasi scritta di un pomeriggio estremamente opaco nel quale la Cov, trascinata da Miranda, sa esaltarsi e rialzare la testa dopo un periodo nero. Alla fine sono stati ben 25 i muri punto, un set vinto con un fondamentale. Un dato che fa male, in mezzo ad un contesto nel quale c’è ben poco da salvare. E non bastano né l’assenza di Corti (il sostituto Mattia Parma seguito da Gritti gli unici sulla sufficienza), né Bonetti a mezzo servizio come giustifica.
Il primo squillo è dello Scanzo che si porta 7-2 salvo poi subire uno 0-5 e sarò solo il primo dei tanti passaggi a vuoto che caratterizzare la trasferta di Monticelli d’Ongina. Nonostante ciò i giallorossi tornano subito avanti fino al 18-21 poi altro break 4-1 e una parità a 22 che si schioda soltanto dopo la bellezza di 8 palle set: Gritti mette in crisi la ricezione, chiude Quintieri.
A proposito di ricezione in crisi, ecco un altro elemento che condiziona tremendamente i nostri che si addormentano e subiscono addirittura un 8-0. Marchesi prova allora ad affidarsi alla panchina anche se il fardello è troppo pesante, specie perché la qualità del gioco resta ai minimi termini e per i gialloneri è un gioco da ragazzi portarsi in parità.
La Cov, reduce da cinque sconfitte consecutive, quasi non crede ai suoi occhi e si galvanizza tanto da costringere nostri ad un punto a punto che, di fatto, diviene il leit motiv del terzo parziale. Soprattutto perché Quintieri e compagni continuano a stentare e a sbagliare: Ongina prima va 22-20 (fermato Bonetti), poi regala il 22-22 e alla fine la spunta con un muro su Gamba.
Lo schiacciatore resta in campo al posto di Riva, sotto 6-11 ci pensa Parma ad ultimare l’operazione aggancio a 12. Si resta sul filo fino a quando Bonetti prima e Gerosa poi alzano il muro, seguiti da Mattia Parma croce e delizia: un muro e un out per il 22-22, un muro e un attacco per portare il match al tie-break.
Ci si attende la scossa, escono tutti i mali di giornata: mentre Bonetti – già in condizioni precarie – alza bandiera bianca, la ricezione fuorigiri, la difesa statica e l’attacco inconsistente regalano l’11-5 ai piacentini. Tardiva la risalita a 13-11 e poi 14-13 con l’ultimo recupero di Parma che tocca il soffitto e sancisce l’affermazione della Cov. Che abbinata a quella di Trento su Mantova consente l’aggancio all’Itas a quota 56, ma fa scivolare i nostri al terzo posto in virtù di un ko in più al passivo (5 contro 4).
Ongina-Scanzo 3–2 (32-34 25-18 26-24 22-25 15-13)
Canottieri Ongina: Peluso 10, Miranda 31, Zangrandi 11, Penè 12, Boschi 6, Filipponi 13, Soavi (L), Fermi, Paratici, Fiorentini, Vitelli 5. Non entrato: Enrico. All.: Bartolomeo
Scanzo: Bonetti 16, Quintieri 11, M.Parma 21, Riva 9, Gritti 12, Gerosa 1, Viti (L), Gamba 8, Lizzola 1, J.Parma. Non entrati: Corti, Gherardi (L), Cassina. All. Marchesi
Note: durata set: 39’, 26’, 33’ 37’ 20’. Battute sbagliate: Ongina 10 Scanzo 9. Battute punto: Ongina 6 Scanzo 1. Muri: Ongina 25 Scanzo 14.
(Fonte: comunicato stampa)