Di Redazione
Il suo nome evoca ai tifosi di Trento emozioni indimenticabili: una Champions League, tre Mondiali per Club, due scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana. Tutti trofei conquistati nel giro di tre stagioni e con il contributo fondamentale di Jan Stokr, il bomber della Repubblica Ceca che oggi, a 38 anni compiuti a gennaio, ha annunciato il suo ritiro dalla pallavolo giocata. Stokr era tornato in patria già dal 2017 per vestire la maglia del Dukla Liberec, dopo le numerose esperienze internazionali: in Russia, Corea e naturalmente Italia, dove aveva entusiasmato anche i tifosi di Modena, Cagliari e Perugia (una Challenge Cup in bacheca) prima di rientrare a Trento per un’ultima stagione nel 2016.
“Non organizzerò una conferenza stampa per annunciare il ritiro – ha detto l’opposto – non prendetelo come un segno di scarso rispetto per i tifosi, che ho sempre apprezzato tantissimo. La mia carriera è andata mille volte oltre le aspettative, e non mi aspettavo certo di poter vivere di questo sport per oltre 20 anni. Non soffro di nostalgia, mi dispiace solo di non aver vinto nulla di importante con la nazionale, anche se c’è quella European League del 2005 in cui abbiamo battuto la Russia in finale“.
Stokr ha parlato anche dei suoi anni a Trento: “La pallavolo era popolarissima in città. In Repubblica Ceca ho cominciato a essere un personaggio conosciuto quando ho vinto la Champions, ma nulla di paragonabile alla fama che avevo in Italia… Mi ricordo di essere andato in vacanza in Sicilia con un tour operator ceco, e gli altri viaggiatori non capivano perché le persone mi scattassero foto per strada! Quando andavo a cena fuori, camerieri e chef venivano a trovarmi al tavolo. A Trento, ero popolare quanto un calciatore“.
Nessun dubbio sulla decisione di appendere le ginocchiere al chiodo: “Ho avuto una bella carriera ventennale – ha concluso Stokr – adesso è il momento di fare un passo avanti. Sono contento di lasciare quando sono ancora relativamente al top e ancora in grado di avere prestazioni di buon livello. Nell’ultima partita giocata a Praga ho portato a casa una medaglia (quella per la vittoria nella Coppa nazionale, n.d.r.): è stato un gran bel modo di chiudere“.
(fonte: Cev.eu)