Di Roberto Zucca
È il volto della promozione. Della favola di una piccola cittadina innamorata della Mens Sana e del basket che si riscopre tifosa appassionata, conquistata dalla pallavolo. La favola si chiama Emma Villas Siena, fresca neopromossa in Superlega, ed uno dei protagonisti di questa storia che ha il volto di tanti campioni, si chiama Filippo Vedovotto:
“Una storia che si è conclusa nel migliore dei modi con una promozione conquistata sul campo contro una grande avversaria, Spoleto, anch’essa candidata al titolo finale. Una storia che non è iniziata nel migliore dei modi quest’anno ma che grazie all’affiatamento dei protagonisti è riuscita a stupire tutti sul finale di stagione”
Vedovotto, come mai la falsa partenza di Siena quest’anno? Alla vigilia eravate candidati ad essere la squadra ammazzacampionato…
“Devo ammettere che tutti siamo rimasti stupiti dall’inizio di stagione. Scoraggiati dagli infortuni e forse demotivati dalle prime sconfitte, abbiamo poi trovato nell’allenatore la guida verso l’uscita da un momento non al massimo e abbiamo ripreso il nostro cammino”.
Spoleto, caratterizzata dalla stessa sorte, non ha centrato l’impresa. Differenze tra voi e loro?
“La voglia di vincere in primis ci ha caratterizzati sin dal primo incontro, andando a disputare un bellissimo incontro anche in un palazzetto ostico come il loro. Il fattore squadra ha poi influito positivamente sulla vittoria finale”.
L’innesto di Van Dijk a fine campionato?
“Kay ha dato il suo contributo ed è stato fondamentale. È un giocatore molto talentuoso”.
La sua stagione, me lo concederà, è stata una delle migliori degli ultimi anni..
“È stata giocata con costanza. Fisicamente sono stato bene per tutta la stagione e questo mi ha permesso di fare sempre il mio in ogni frangente dell’anno”.
Ha concluso la stagione con una partita da 19 punti. La Superlega la attende!
“Ho un altro anno di contratto qui a Siena e sono molto felice di approdare in Superlega, sperando di trovare un mio spazio. Gli anni scorsi ho scelto di restare in A2 per poter giocare. Sono uno di quelli che negli anni di crescita ha preferito il campo piuttosto che una panchina prestigiosa. E tornando indietro rifarei le stesse scelte”.
La città di Siena è pronta per la massima serie?
“Assolutamente si. Ha imparato ad amare la disciplina e ci ha regalato gare in casa da 3000 spettatori paganti. Numeri che si fanno fatica ad avere in Superlega. L’arrivo di grandi squadre e di grandi campioni è un omaggio importante ad una città e una società che meritano”.
La Emma Villas è una società giovane. Ma si dice nell’ambiente che sia molto ambiziosa?
“Penso sia una realtà molto professionale. È una società che pensa ed agisce in grande. Io non posso che esserne soddisfatto”.
Tornerà a Jesolo a festeggiare?
“Si. Ora mi godo un po’ di festa anche qui a Siena. Poi mi aspetta anche un viaggio in Giappone con la mia compagna. Insomma, una bella estate!”