Di Redazione
Dopo quasi 5 anni può considerarsi finalmente conclusa la battaglia legale tra Robertlandy Simon e il Sada Cruzeiro: lo scorso 16 gennaio il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha rigettato il ricorso presentato dalla società brasiliana contro il provvedimento della FIVB del 2020, che aveva dato ragione al centrale cubano.
Il Sada sosteneva che Simon – trasferitosi nel 2018 alla Cucine Lube Civitanova – avesse interrotto ingiustificatamente il contratto e chiedeva una penale al carico del centrale. Il TAS ha invece confermato la versione di Simon, riconoscendo il suo pieno diritto a recedere anticipatamente dall’accordo per gravi inadempienze economiche da parte del club, e ha condannato il Sada a pagare al giocatore quanto dovuto, più le spese legali.
“Sono veramente molto felice – commenta Simon – per come si è conclusa la causa con il Sada Cruzeiro. Incredibilmente sono passati ben 4 anni e mezzo da quando tutto è iniziato; nonostante ciò, non posso dimenticare tutte le inesattezze e cattiverie che sono state scritte sul mio conto. Voglio nuovamente sottolineare che non c’è mai stata da parte mia la volontà di recare danno al club, bensì di difendere i miei diritti come atleta. Diritti che, fortunatamente e giustamente, sono stati riconosciuti dal tribunale internazionale. Questo non ripianerà totalmente il dispiacere e rammarico che ho provato, soprattutto nei primi mesi della vicenda, quando sia online che sulla carta stampata c’è stato un fortissimo ed ingiusto attacco nei miei confronti pilotato dai vertici del club brasiliano“.
“Nel corso della mia carriera – continua il centrale di Piacenza – sono sempre stato molto attento a mostrarmi non solo in campo come migliore giocatore di pallavolo possibile, ma anche come uomo, senza filtri, cercando di farmi conoscere per quello che realmente sono. Credo, senza per questo peccare di presunzione, che se tante persone ancora oggi mi seguono e mi stimano in questo mondo è proprio per essere riuscito a mostrare chi realmente sono oltre la rete. Ringrazio tutti i miei legali per il lavoro svolto e le persone che hanno sempre continuato a seguirmi e non hanno mai dubitato della mia persona, soprattutto quando venivano scritte certe falsità. Sono fermamente convinto che coloro che abbiano in qualche modo dubitato possano ora ricredersi su quanto realmente accaduto. Il tempo è galantuomo“.
Soddisfazione esprime anche l’agenzia Best Sport Management, che segue gli interessi da giocatore. “Come agente – dice Simone Ceccariglia – essere al fianco di Robertlandy Simon è un privilegio immenso. Devo ammettere che averlo accompagnato in questa lunga e dura vicenda non è stato per nulla semplice. Abbiamo speso tantissime energie, mentali e fisiche, per cercare di dimostrare le sue ragioni. Lui, come al solito, si è dimostrato uomo ed atleta eccezionale. Dopo un primo momento di reale difficoltà per gli attacchi mediatici, ha saputo farsi scivolare tutto addosso non risentendone in campo“.
“Devo ammettere che non era per nulla scontato – continua Ceccariglia – Robertlandy è una persona con una spiccata sensibilità, ma lui, con risorse mentali incredibili, mi ha stupito per l’ennesima volta andandosi a conquistare con la Lube negli ultimi quattro anni tutto, in Italia, in Europa e nel Mondo. Inizialmente ho cercato in tutti i modi di mediare ed ottenere un accordo diverso, proprio per scongiurare strascichi giudiziari che sapevo potessero durare tanto, andando personalmente in Brasile per incontrare il Presidente Medioli; sfortunatamente non trovai la benché minima volontà di trovare un accordo dall’altra parte, ma solo tanti epiteti da mettere in valigia per poi rientrare in Italia“.
“Ci tengo a ringraziare tutto il nostro studio legale per il grande ed ottimo lavoro svolto – conclude l’agente – Robertlandy per la sua professionalità, la società Lube per il supporto che non è mai mancato, con una menzione speciale per il dg Beppe Cormio, che in una fase di mercato ormai agli sgoccioli colse al volo l’opportunità venutasi a creare trovando spazio e risorse per un atleta del calibro di Robertlandy Simon“.
Anche il CEO di Best Sports Management, Stefano Bartocci, commenta la vicenda: “C’è grande soddisfazione per il risultato ottenuto. In questi quattro anni ci siamo sentiti molte volte Davide contro Golia. Abbiamo un risultato e una sentenza che farà giurisprudenza e che probabilmente finirà nei libri di testo di diritto sportivo. Ci sono oltre 300 pagine di prove e documenti, decine ore di audio e video, che si sono accumulati negli anni in questa causa, c’è stata una attenzione al particolare veramente massima da parte di tutti noi e oggi festeggiamo la vittoria della giustizia. Un ringraziamento ai legali che ci hanno affiancato, in particolare all’avvocato Achille Reali e allo staff legale della Lube Civitanova nell’avvocato Giovanni Fontana: c’è stato un lavoro in team incredibile“.
(fonte: Comunicato stampa)