Di Redazione
Preannunciato ieri da un post sui social network, è arrivato oggi il primo rinnovo ufficiale per la Cucine Lube Civitanova: quello di Simone Anzani, che resterà in biancorosso per altri tre anni. Una mossa che, oltre a blindare il centrale azzurro, oggetto delle attenzioni di numerose squadre di Superlega, dà anche l’evidente segnale della volontà della società marchigiana di costruire una squadra comunque di alto livello, nonostante il ridimensionamento annunciato nelle scorse settimane.
Il centrale classe 1992, alto 203 cm, è approdato a Civitanova nel 2019 e con la maglia dei cucinieri ha conquistato l’ultimo scudetto, due Coppe Italia e un Mondiale per Club, che si aggiungono ai titoli conquistati in precedenza tra Verona, Modena e Perugia (uno scudetto, una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane e una Challenge Cup). Anzani è stato inoltre grande protagonista del successo dell’Italia agli Europei 2021. Di seguito l’intervista realizzata dall’ufficio stampa dell’A.S. Volley Lube.
Avevi le idee chiare sul rinnovo?
“La mia è stata una scelta facile. Quando ho appurato che c’era la possibilità di vestire ancora la maglia biancorossa tutto è avvenuto con naturalezza. Parliamo di una delle migliori società, anche a livello internazionale, che negli ultimi anni ha vinto praticamente tutto. Mi trovo nel team perfetto al momento giusto. Il rinnovo è una nota d’orgoglio per me, significa che ho lasciato il segno. Intendo farlo anche nel prossimo futuro”.
Ti sei calato perfettamente nella realtà biancorossa e ne sei diventato un pilastro. Cosa incarna per te l’hashtag ‘Noi Siamo Lube’?
“Questa frase non racchiude solo l’aspetto sportivo, ma anche quello aziendale. Nel suo discorso di inizio anno il patron Fabio Giulianelli ci ricorda sempre che la Lube scende in campo per vincere. Chi entra in questa grande famiglia sa che le pressioni sono tante e che per alleviarle bisogna conquistare titoli. Quindi, è inevitabile collegare a questo motto il concetto di vittoria”.
Hai assimilato bene i dettami del patron…tante vittorie e salti imperiosi, ma fuori dal campo tieni sempre i piedi per terra. Come riesci a mantenere l’umiltà?
“Fin da quando ero piccolo mi hanno insegnato che i risultati arrivano con il lavoro sodo. Non mi reputo un talento e, quindi, ho bisogno di lavorare con assiduità. I piedi vanno tenuti sempre ben saldi a terra fuori dal campo, perché ci vuole un attimo a perdere di vista la realtà cadendo rovinosamente. Siamo umani e non si può giocare sempre al top, ma ciò che conta è dare il massimo sapendo di aver sudato le classiche sette camicie”.
Questo ragionamento è anche alla base dell’alchimia biancorossa? La Lube ha raggiunto obiettivi pazzeschi con un gruppo ben assortito.
“Il lavoro e la capacità di sacrificarsi in questo team non mancano mai, sono all’ordine del giorno. Alla Lube non conta partecipare, ma è fondamentale inseguire la vittoria dando tutto. Il focus è prevalere sui rivali, la strada obbligata è il lavoro costante che passa anche per la capacità di vendere sempre cara la pelle”.
La Cucine Lube è in lizza per lo Scudetto e la Champions League! Quali sono i tuoi piani?
“Abbiamo qualche mese davanti prima di pensare alle fasi calde. Per il momento lavoriamo nel migliore dei modi, ragionando step by step, partita dopo partita. Quando arriveranno gli appuntamenti che contano ci faremo trovare pronti e carichi per lottare fino alla fine”.
(fonte: Comunicato stampa)