“Sport&Territori” a Roma, grande successo per l’evento del gruppo Volley Futuro

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Di Redazione

In un’atmosfera di grande entusiasmo e partecipazione, si è tenuto oggi a Roma, presso la sala Giardino d’inverno dell’Hotel Parco dei Principi, l’evento “Sport&Territori” organizzato dal gruppo Volley Futuro. L’incontro, andato in scena nella mattinata e aperto al pubblico, ha richiamato numerosi partecipanti che hanno gremito la sala, e ha rappresentato una importante occasione per analizzare e approfondire il legame esistente tra il mondo dello sport ed il territorio.

Un convegno fortemente voluto dal gruppo Volley Futuro, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e del Coni Regionale del Lazio, e la presenza di Adidas, che ha visto la partecipazione di noti personaggi del mondo accademico (Elena Battaglini, Giovanna Russo, Antonio Palmieri), politico (On. Daniela Sbrollini), sportivo (Claudio Mantovani) e del marketing (Andrea Boaretto).

L’incontro, moderato da Dino Ruta, docente di Risorse Umane e Sport Management presso la SDA Bocconi, ha dato modo di analizzare lo sport come fonte di benessere, integrazione, socializzazione, valori e consumi, coniugato all’importanza di una adeguata valorizzazione del territorio: un tema di grande attualità e di forte interesse politico economico. Dopo il saluto di Alessandra Marzari, è giunto l’augurio di buon lavoro a tutti i relatori e partecipanti da parte di Carlo Magri.

La prima parte dell’evento ha trattato una posizione fortemente sociologica, grazie all’intervento di Elena Battaglini, PhD in Sociologia dell’ambiente e del Territorio che, impegnata da vent’anni nell’analisi dei processi di innovazione territoriale sostenibile, ha provato a definire importanti concetti quali “territorialità” e “territorializzazione”.
Una disamina che ha voluto particolarmente porre l’accento sui vantaggi che questi due concetti apportano allo sport, prima di concludere con un’interessante parentesi relativa all’attività di Canottaggio sul Tevere.

Giovanna Russo ha successivamente concluso l’aspetto sociologico, analizzando la stretta relazione tra il mondo sportiva e il tessuto territoriale che lo avvolge. Un connubio che permette di osservare lo sport come un fatto culturale, importante non solo per la sua dimensione quantitativa, ma anche per i valori che diffonde:
In passato lo sport era un’attività minore; oggi, nella società moderna, lo sport genera attrattività micro e macrosociali, è evasione, generatore di consumi e modello di relazione. E’ un fatto sociale totale“.

La docente di Sociologia dello Sport, ha voluto esemplificare la propria visione dell ’esperienza sportiva come un fenomeno multidimensionale su tre livelli: capitale economico, culturalesociale di un paese, di una nazione, di un’organizzazione, di un territorio.

La scuola dello sport ha una lunghissima storia: ha sempre avuto lo scopo di formare veri e propri maestri operanti nel mondo sportivo. La scuola si è poi trasformata, rivolta non più solo al suo interno, ma anche all’esterno. Nel tempo ha sicuramente assunto un ruolo fondamentale anche nell’ambito formativo. Oggi è una vera e propria agenzia di formazione” ha detto, in rappresentanza della Scuola dello Sport del CONI, Claudio Mantovani. Grazie alla sua esperienza di Responsabile Scientifico di corsi di formazione per tecnici sportivi CONI, ha voluto così tracciare una profonda valutazione sul rapporto tra formazione e il territorio, portando numerosi esempi pratici che l’organizzazione romana offre:
“Proponiamo una vasta offerta, ma ci tengo molto a parlare dell’importanza della ricerca in campo psicologico, sociologico e dal punto di vista della didattica. I docenti ogni giorno si approcciano con problematiche che non sempre si possono risolvere attraverso le metodologie più tradizionali. La scuola dello sport collabora con le Federazioni per costruire percorsi di qualità. Un valido esempio sono le Scuole Regionali dello sport”.

Successivamente è stato Andrea Boaretto a prendere la parola, soffermandosi su numerosi aspetti legati maggiormente al mondo del marketing. Dopo aver sostenuto l’importanza di conoscere il territorio in cui ci si muove, ha voluto delineare una personale vision sulle potenzialità di un’adeguata gestione manageriale della Federazione attraverso processi stratificati, in cui il territorio assume un ruolo cardine:
Ci sono territori che per tradizione sono legati ad uno sport, e che per questo vanno valorizzati. Bisogna domandarsi quali strategie mettere in atto per valorizzare il territorio. Bisogna di conseguenza essere presente sul territorio in maniera rilevanti: chiedersi chi sono i nuovi clienti, e metterli al centro di ogni progetto”.

L’importanza dello sport nel contesto territoriale: non si parla solo di pallavolo ma anche di altre attività sportive. Relatore proveniente dal mondo del Judo, Karate e Arti Marziali, Antonio Palmieri ha successivamente raccontato la sua esperienza all’interno della FIJLKAM. Un’analisi che pone le basi su un approccio strategico che mira a migliorare l’integrazione e la collaborazione tra la “sede centrale” e quelle periferiche, incentivando la collaborazione tra la Federazione e i diversi attori del territorio.

Vera e propria relatrice d’eccezione è stata l’Onorevole Daniela Sbrollini, vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati e responsabile del Dipartimento Sport PD nazionale, che ha affrontato il tema dell’incidenza delle politiche territoriali sullo sport. L’Onorevole, tra i firmatari di una proposta di legge che intende promuovere l’educazione motoria e la cultura sportiva all’interno di un nuovo e ampio sistema di welfare, ha riportato alcune considerazioni sull’attuale situazione socio-sanitaria della popolazione, che richiede tra i numerosi interventi, la promozione di una cultura e un’educazione alimentare appropriate. Per questa ragione Daniela Sbrollini ha presentato esempi di iniziative per ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, secondo l’interessante principio dello “sport di cittadinanza“.

Prima del consueto spazio dedicato alle domande degli ospiti in sala, l’Onorevole ha voluto inoltre sottolineare la necessità di creare una rete di alleanze con comuni, università, aziende sanitarie, centri di ricerca, industria e professionisti con l’obiettivo di rafforzare la promozione dello sport e il sostegno alle realtà sportive su tutto il territorio nazionale.

A chiudere l’evento, un piacevole Q&A che ha visto l’interazione della platea, dando così a tutti la possibilità di intervenire su un tema che, visto l’interesse e il dibattito dinamico, merita sicuramente maggiore visibilità sul territorio italiano.

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