Di Redazione
Tornerà questa estate l’Arena di Verona ad ospitare partite di volley come già accadde con Usa-Urss il 23 maggio 1988?
A lanciare l’idea è stato il presidente dell‘Itas Trentino Diego Mosna che ha parlato chiaramente di disputa dei play off da svolgersi possibilmente «in una ambientazione esaltante come l’Arena di Verona, con un numero limitato di spettatori sulle gradinate, distanziati l’uno dall’altro di due/quattro metri, ma con una valenza solidale ben precisa e strutturata.
I pochi biglietti d’ingresso disponibili potrebbero avere infatti avere un prezzo molto alto, il cui ricavato potrebbe essere interamente devoluto a chi sta dando tanto in questo momento al nostro Paese come medici, infermieri e operatori sanitari».
L’unica possibilità di rivedere in campo, tra un paio di mesi, comunque le migliori formazioni della Superlega è legata ad una ipotesi che sta circolando proprio in queste ore nel mondo del volley: un torneo estivo che non andrebbe ad assegnare il tricolore, ma garantirebbe in ogni caso alle società grande copertura a livello di mass media.
Una maniera, questa, per recuperare una parte delle perdite dovute alla mancata disputa dell’ultima parte della regular season e dei playoff, garantendo così una certa visibilità agli sponsor.
Ecco quindi che l’idea di Mosna di portare il volley in Arena potrebbe davvero essere presa in considerazione, come riporta oggi l’Arena. «Chiaramente se venissimo interpellati per dare il nostro contributo organizzativo non ci tireremmo certo indietro», spiega il presidente della Fipav veronese Stefano Bianchini.
Consapevole, sulla scorta del precedente tentativo di portare nell’anfiteatro romano la gara inaugurale dei mondiali 2018, poi sfumato, che «bisognerà avere il benestare del Comune di Verona e della Sovrintendenza, cosi come chiaramente dovranno essere rispettate tutte le misure sanitarie. Sicuramente si andrebbe a coprire il vuoto lasciato, almeno nella prima parte dell’estate, dalle opere arenane, per cui sotto questo aspetto non ci sarebbero problemi di sovrapposizioni».