Il suo primo pensiero dopo aver conquistato la qualificazione alle Olimpiadi 2024 è tanto semplice quanto significativo: “Mi sono rivolto al mio assistente Nicola Vettori e ho detto: ‘Al diavolo la classifica’“. Stefano Lavarini può abbandonarsi alla festa dopo aver centrato un risultato storico, che la Polonia non otteneva dal lontano 2008: “Finalmente non dobbiamo più pensare al ranking ogni giorno – dice a WP Sportowe Fakty – non dobbiamo controllare dopo ogni partita quanti punti abbiamo guadagnato, quanti ne ha la Repubblica Dominicana e quanti l’Olanda. Questa, probabilmente, è la sensazione più piacevole associata alla qualificazione“.
“Le ragazze – dice l’allenatore italiano parlando della vittoria sull’Italia nella sfida decisiva – hanno dimostrato grande grinta. Forse non è stata una bella partita, perché abbiamo commesso molti errori e in molti momenti l’avversario è stato migliore di noi come qualità di gioco, ma nei momenti più importanti, nelle situazioni che hanno fatto la differenza, le ragazze hanno dimostrato il loro coraggio, e questo ci ha permesso di qualificarci“.
“Dovete sacrificarvi per il vostro paese!“: questa una delle frasi più significative che Lavarini ha rivolto (sorridendo) alla sua squadra durante un time out. la battaglia decisiva, invece, il tecnico di Omegna l’ha dovuta giocare proprio contro la sua nazionale, ma questo non lo ha turbato: prima della partita è stato visto cantare sia l’inno italiano, sia quello polacco. “Ho cantato nel mio pessimo polacco – ride – non solo il ritornello, ma anche la prima strofa, che conosco. Nella seconda, ho sostituito alle parole i nomi delle mie giocatrici!“.
ll CT ha poi un pensiero particolare per Asia Wolosz, il cui ingresso ha deciso la partita: “Non mi piace parlare troppo del rendimento dei singoli giocatori, ma credo di poter fare un’eccezione in questo caso. Non ho mandato in campo una palleggiatrice qualunque, ma la migliore al mondo. Se la partita non sta andando per il verso giusto e hai qualcuno così in panchina, il meglio del meglio, la decisione è semplice. Anche se Asia non ha brillato ultimamente, è ancora la migliore, è ancora la nostra leader. In questo momento particolare, avevamo bisogno della sua qualità, del suo carisma, della sua esperienza“.
“Vorrei sottolineare – continua Lavarini – che, a mio avviso, il contributo di Asia al nostro risultato è molto ampio. Se hai una persona come lei nella tua squadra, qualcuno che ama così tanto il suo paese, che sogna così tanto di giocare alle Olimpiadi, che è pronto ad aiutare la squadra in qualsiasi momento e lo fa nel momento più importante, allora posso solo dire questo: che lavorare insieme ad Asia è per me un grande onore“.
Le parole di Lavarini hanno un riferimento ben preciso: Wolosz, infatti, ha denunciato ai microfoni di TVP Sport la pioggia di critiche e insulti ricevuti dagli “haters”. “Ho ricevuto molte critiche negli ultimi due mesi – ha detto la palleggiatrice dell’Imoco – e non credo di meritarmele. Non avevamo ancora iniziato a giocare e già l’odio era terribile. Io però so quello che valgo, sapevo di potercela fare, e adesso finalmente posso essere felice con le ragazze. Ora resterò un giorno e mezzo con la mia famiglia e poi tornerò in Italia, un posto dove non devo dimostrare nulla e la gente conosce il mio valore“.
(fonte: WP Sportowe Fakty, TVP Sport)