Di Redazione
L’aria in casa Kioene non è affatto leggera dopo gli avvenimenti di Milano, dopo le notizie sul club estone e soprattutto dopo le dichiarazioni dello stesso presidente meneghino.
Com’è il clima patavino lo si può capire anche dall’intervista di oggi de Il Gazzettino Padova al Diesse di Padova.
«Se prima ero arrabbiato, con le ultime notizie lo sono tre volte – dice il ds bianconero Stefano Santuz – prima di tutto mi auguro che nessun giocatore o membro dello staff di Milano abbia il virus. Questa è la cosa più importante. La storia, anche con questi aggiornamenti, è di difficile interpretazione, ma certo è che la superficialità con cui la società di Milano ha gestito la situazione m i ha lasciato basito».
«Due erano le strade percorribili, domenica scorsa – continua Santuz – o c’erano le condizioni per giocare e allora si doveva giocare o, se non c’erano, non doveva essere fatto entrare nessuno al palasport evitando di mettere in contatto le comitive. Se solo c’era il minimo dubbio, dovevano avvisarci subito. Mi sono sentito più volte con il presidente Fusaro, ma mi ha sempre detto che era tutto a posto».
Come si sta muovendo la vostra società? «Ho scritto una memoria alla Lega, in cui ho riassunto i fatti, evidenziando la situazione preoccupante in cui questo atteggiamento superficiale ci ha messo. Farò di tutto per tutelare in ogni sede, come sempre abbiamo fatto, la salute dei nostri giocatori».
E le dichiarazioni di Fusaro? «Sono state inopportune, a più riprese. E mi fermo qui».
Come sta la squadra? «E’ molto arrabbiata per quello che è successo, così come tutto lo staff. Anche perché avevamo preso tutte le precauzioni del caso durante il viaggio e durante la trasferta. Tutte attenzioni che sono state vanificate da quello che è successo».