Di Redazione
Ormai è tutto pronto per la prima semifinale di SuperLega che vedrà scontrarsi la Lube Civitanova e l’Azimut Modena. In casa modenese la trasferta di gara1 vale molto: giocarsi il secondo atto decisivo al PalaPanini rappresenterebbe un chiaro valore aggiunto.
In una intervista al Resto del Carlino realizzata da Alessandro Trebbi, il coach Radostin Stoytchev ha le idee chiare sul percorso della compagine modenese, con la convinzione di dover tenere lontane le voci di mercato:
“Sono voci, non so nulla. Di certo ogni giocatore forte vuole giocare nella squadra che reputa la migliore, è normale assistere ogni anno a dei cambiamento. L’attenzione, ovviamente, deve essere sul match, su una rincorsa allo scudetto che passa oggi da Civitanova e che vede l’Azimut ancora protagonista, coi campioni di oggi“.
Il coach bulgaro non vede una favorita concreta:
“In questa stagione Civitanova ha vinto tre volte e noi una, in tutti i settori statistici sono con Perugia la più forte. Il nostro unico obiettivo è vincere la serie, non abbiamo altri pensieri. Il fattore campo può fare la differenza in una serie al meglio delle cinque partite, soprattutto quando saremo a Modena. Con una partita in meno in casa dovremo essere molto lucidi e aggressivi allo stesso tempo nelle gare in trasferta: se riusciremo a fare risultato in gara 1 chiaramente cambia tutto“.
Un match che potrebbe vedere protagonisti Giulio Sabbi, completamente recuperato, e il “solito” Earvin Ngapeth:
“Può giocare una partita intera, è pronto. Earvin? E il primo anno che lo alleno in un momento così importante, fisicamente è pronto, spero che giochi al massimo come sa fare».
Infine il mercato. Le voci sugli addii di Bruno e Ngapeth pesano, in questo momento?
“In questo periodo della stagione è sempre così, l’ho capito quasi subito che in Italia era una sorta di litania. Tra quarti e semifinali esplodono le voci di mercato. Noi pan siamo concentrati su quest’anno, sulla sua fase più importante. Tutti i giocatori forti e bravi vogliono vincere e si concentrano su quello. Ogni anno le squadre forti sono già attive in questo periodo, è assolutamente normale. Noi parliamo al presente, non discutiamo di mercato tra di noi. I giocatori tra di loro parleranno, è normale, ma non influisce sul lavoro, il clima è lo stesso che si respira da tutto l’anno“.
(Fonte: Il Resto del Carlino)