Strapotere Conegliano: altri tre set e il sogno di Scandicci si spegne. Imoco in finale

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Di Redazione

Arriva la terza vittoria nella serie di semifinale da parte della Imoco Conegliano, netta, uno 0-3 (22-25, 23-25, 16-25) che sancisce le venete come prime finaliste di questo campionato. Battuta al di là del risultato nettamente anche sul piano del gioco una onesta Savino Del Bene Scandicci che evidentemente aveva sparato in regular season tutti i suoi fuochi d’artificio.

È una partita a senso quasi unico che conferma la netta superiorità di Conegliano capace di ribaltare anche il tabellone e di andare a chiudere la serie senza incertezze, nonostante due trasferte, alla prima occasione. Conegliano parte con maggiore convinzione e prende subito un break che fa storcere il naso a Parisi: sembra quasi che Scandicci, dopo essere stata ingozzata di soddisfazioni e complimenti in regular season, ne abbia abbastanza. Un match che si gioca poco sui servizi e molto sotto rete; Conegliano ha gioco facile nel primo set a prendere ampio vantaggio e poi a chiudere giocando su un ampio cambio palla senza rischiare praticamente quasi nulla (22-25).

Nel secondo set Scandicci si scuote, sembra più reattiva: ricezione leggermente più attenta. Le toscane si portano anche avanti arrivano a un +3 di massimo vantaggio; ma è questione di poco. Un lungo turno di battuta di Fabris diventa un calvario per Scandicci che si vede bruciare tutto il suo vantaggio. Parisi prova anche a cambiare qualcosa ma la sua squadra non riesce più a riprendere quota (23-25).

Il terzo set è quasi un’agonia per le toscane: davvero un peccato vederle spegnersi così dopo una stagione regale, da grandi protagoniste. Ma i valori oggi sono questi, e sono l’unica cosa che contano: il campo dice che Wolosz mette sistematicamente in difficoltà la lettura del gioco avversario e che né Adenizia né Haak (svedese comunque sempre incisiva) viaggiano sui livelli di eccellenza delle settimane precedenti. Si aggiunge qualche errore di troppo e il conto è servito: Parisi mette dentro prima Bianchini, poi De Iulio per Carlini ma la squadra si sgonfia lentamente mentre Conegliano vola verso la sua meritata finale con un margine più che ampio (16-25).

Troppa Conegliano? Poca Scandicci? Una cosa non esclude necessariamente l’altra: è un dato di fatto che le venete sono arrivate a questo appuntamento più cariche, coese ed energiche. Ci hanno creduto dall’inizio alla fine, senza se e senza ma. Scandicci ha illuso tutti di poter essere un segnale di discontinuità in questo campionato dove aveva fatto così bene. È una squadra che parte da una base solida e che sicuramente può crescere ancora ma che evidentemente ha fallito l’esame di maturità alla prova del grande appuntamento.

Imoco Conegliano attende l’esito del verdetto tra Busto e Novara (PalaYamamay mercoledì ore 20.30 per gara #3 con Novara sul 2-0) e intanto si gode un minimo di riposo in vista di un finale di stagione di alto livello con la Final Four di Champions League e la finale scudetto.

 

Savino Del Bene Scandicci-Imoco Conegliano 0-3 (22-25, 23-25, 16-25)

Savino Del Bene Scandicci: Carlini, Bianchini 2, Adenizia 10, Di Iulio, Merlo (L), Papa 1, Haak 18, Arrighetti 3, Bosetti 5, De La Cruz 4. Non entrate: Samadova, Mancini, Ferrara. Allenatore Carlo Parisi.

Imoco Conegliano: Bricio 11, Fiori, Cella, Folie 9, De Gennaro (L), Danesi 8, Fabris 16, Wolosz 1, Hill 14. Non entrate: Lee, Melandri, Nicoletti, Bechis. Allenatore Daniele Santarelli.

Arbitri: Marco Braico di Orbassano (TO), Marco Zavater di Roma.

Spettatori: 1500.

Timing: 32’, 30’, 27’. Totale: 1.38’.

Ace: 1-3

Muri: 9-3

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