La Supercoppa 2024 finisce ancora nella bacheca di Perugia, ma onore al merito di una grande Trento che è stata vicinissima a mettere le mani su questo primo trofeo della stagione. Stellare a muro (18 di squadra), la squadra di coach Fabio Soli è stata perfetta per tre set, poi è arrivata la reazione della Sir che non bisogna mai dare per morta.
“Sì sì, noi l’errore di dare per morta Perugia non lo abbiamo fatto – racconta il coach dell’Itas ai nostri microfoni a fine gara – Loro sono stati più costanti di noi nel gioco, bravi a venire fuori dopo un terzo set per loro perso male, per noi giocato molto molto bene. Mi è sembrato come se noi avessimo un po’ la fretta di chiuderla nel quarto set, non siamo partiti benissimo con alcuni errori che nei primi tre set non avevamo fatto. Non so se ci abbia preoccupato (il quarto set perso, ndr), però ci ha messo un po’ qualche pensiero e rallentato un po’, poi quando non abbiamo più trovato il bandolo della matassa loro sono cresciuti molto col posto 4 mentre invece noi abbiamo fatto fatica. È lì che ci siamo giocati sia il quarto, da metà in poi, che il tie-break”.
L’ottimo contenimento a muro di Trento degli attacchi da posto 4 di Perugia era stata la mossa vincente nei primi tre set, compreso il primo deciso solo da una lunga serie al servizio di Semeniuk.
“Credo che queste partite siano caratterizzate un po’ da quello che è il talento individuale, dai colpi individuali dei grandi giocatori che fanno parte di questi roster. C’era da aspettarselo, con un timeout solo non hai grandi possibilità di interrompere serie avversarie, lui è un giocatore molto continuo e molto forte e cia ha messa in seria difficoltà. Penso anche un po’ per responsabilità nostra perché abbiamo le armi per uscire un po’ prima da quelle situazioni. Non ce l’abbiamo fatta nel primo, però ne abbiamo fatto tesoro nel secondo e nel terzo set dove invece abbiamo fatto un gran lavoro in quella situazione, poi invece non ci siamo più riusciti nel quarto e nel quinto”.
A proposito di grandi individualità, sponda Trento sono state di livello le prestazioni dei due nuovi arrivati Flavio (6 muri, 12 punti) e Gabi Garcia (top scorer della finale con 24 punti).
“Se sono stati scelti per vestire una maglia così importante come quella del Trentino Volley un motivo c’è. Credo che abbiano tutti e due sia il talento che i valori per stare in questo gruppo, lo dimostrano in campo e lo dimostrano quotidianamente durante la settimana”.
“Non solo loro, però, ma tutta la squadra ha fatto una buona partita. Quello che ho detto ai ragazzi è che quello che abbiamo fatto di buono dobbiamo essere bravi a riprodurlo per un periodo di tempo più lungo per poter mettere sotto pressione una Perugia che noi vogliamo incontrare in altre occasioni come questa e provare a dire la nostra per un pochettino di più rispetto a quello che abbiamo fatto oggi”.
Saranno dunque Perugia e Trento le squadre da battere in questa stagione, o entreranno in gioco altre contentendenti?
“Il livello che ho visto nel precampionato è altissimo, ci sono tante squadre che si sono rinnovate parecchio e che forse hanno bisogno di un po’ più di tempo per trovare alcuni meccanismi, però penso che il livello del campionato italiano sarà molto alto e credo che ci sarà da stare attenti un po’ ovunque. Non parlo solo del campionato – conclude Soli – ma anche di quello che succederà nelle varie Final Four e dopo la regular season”.
Intervista di Giuliano Bindoni