Ci sono tanti se e tanti ma che attanagliano il prossimo campionato di Superlega. A partire dal problema che da settimane è sulla bocca di tutti: la capienza degli impianti sportivi delle squadre della massima serie.
Come riportato dalla Prealpina, quattro sono le formazioni a rischio:
“La domanda è più che lecita visto il mezzo terremoto che nel corso di questi mesi potrebbe investire il massimo campionato. Il problema è generato da un articolo del regolamento della serie A maschile approvato in data 3 giugno 2014 che recita: “…dalla stagione 2017/18 la capienza minima per gli impianti di gioco della SuperLega passerà da 2.000 a 3.000 spettatori a sedere”. Sono addirittura quattro le formazioni che al momento attuale non dispongono di una struttura che soddisfi i nuovi requisiti: Latina, Sora, Molfetta e Vibo Valentia. Che cosa ne sarà di queste squadre che tra l’altro rappresentano il volley ad alto livello dal centro Italia in giù? La questione sembra ormai aver preso una strada ben definita. Le quattro “fuorilegge” avevano chiesto un incontro con il consiglio di amministrazione della Lega che ha però rimesso la patata bollente nelle mani della consulta dei proprietari delle formazioni di SuperLega. Venerdì scorso i presidenti si sono incontrati ed hanno deciso pressoché all’unanimità di non concedere ulteriori deroghe; entro il prossimo 4 luglio tutte le società dovranno presentare i documenti di ammissione al campionato nei quali dovrà essere indicato anche il campo di gioco ed in caso di non conformità alla suddetta regola dei 3.000 spettatori a sedere la squadra non avrà diritto di partecipare alla prossima SuperLega.”
Questo infatti il Regolamento della Superlega stilato il 3 giugno 214 a Bologna:
La licenza avrà durata di 4+2 anni: al termine della terza stagione, la Lega e la Federazione verificheranno la possibilità di prolungare per un altro biennio, dopo 4 anni, fino a 6 anni totali, la durata complessiva delle licenze. La licenza potrà essere revocata attraverso un sistema di controllo di tre diverse aree nell’arco di un biennio, con il calcolo di penalità:
1) classifica finale di Campionato (penalità per chi arriva negli ultimi due posti);
2) rispetto degli impegni economici (verifica in quattro scadenze annuali della puntualità dei pagamenti, che andranno sottoscritte dagli atleti);
3) percentuale di riempimento dell’impianto di gioco (fissata all’80% di capienza massima, con ingressi omaggio sotto al 20%. La capienza resterà a 2000 spettatori fino alla stagione 2017/18, anno in cui la capienza sarà aumentata a 3.000).
Il Regolamento parla chiaro. Tutte le società dalla stagione 2017/2018 dovranno giocare in impianti con una capienza minima di 3.000 posti. Come andrà a finire? Come si dice.. lo scopriremo solo vivendo.