Tecnoteam Albese Volley Como

Talmassons mura Albese: a Lignano Sabbiadoro finisce 3-0

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Ritorna tra le mura casalinghe del Palazzetto dello Sport di Lignano Sabbiadoro la CDA Talmassons FVG, che nella giornata odierna valida per la settima giornata di campionato sfida la Tecnoteam Albese Como, con le due formazioni che arrivano al match distanziate da soli due punti in classifica.

Pink Panthers che aprono la gara con lo starting six formato da Eze al palleggio, Piomboni opposta, Hardeman e Populini schiacciatrici, Costantini ed Eckl centrali con Negretti libero.

La cronaca

Primo set contraddistinto da un grande equilibrio in fase di avvio, con le squadre che si scambiano situazioni di punto a punto fino al 12 pari. Poi la CDA sigla il primo vantaggio casalingo sostanzioso, con un parziale di +3, 15-12. Albese ritorna sotto con aggressività ma la CDA respinge al meglio i tentativi di rimonta. Piomboni dà subito segnali di essere in giornata, mettendo a segno diversi attacchi. Il break decisivo arriva nella fase finale del set, con le Pink Panthers che chiudono il parziale sul 25-19.

Secondo Set che ripete il grande equilibrio nelle prime battute, Ancora una volta è la CDA a siglare il primo break importante, 10-7. Cda che mantiene costantemente un buon divario per procedere nel secondo parziale. Eckl mette a terra un gran punto per il 18-15. Albese tenta la reazione ma anche in questo secondo set la CDA è brava a contenere le avanzate comasche, chiudendo poi la contesa sul 25-22 per il 2-0.

Terzo set che fa presagire un andamento molto simile ai primi due, ma nella fase centrale del parziale arriva il ruggito di Albese che strappa dei break importanti alla formazione di casa. La situazione di vantaggio ospite si protrae fino al 15-18 quando la CDA ritrova le sue transizioni offensive e porta il divario al minimo fino alla parità del 21-21. Grandi equilibrio nella fase conclusiva del match, spezzato definitivamente ancora da Piomboni, che con un mani out mette la firma sul punto del 25-23 e della vittoria friulana.

Coach Leonardo Barbieri commenta così la grande vittoria delle sue ragazze: “Oggi una grande prova delle nostre ragazze, anche in difesa abbiamo fatto molto bene. Loro hanno battuto molto forte ma noi siamo state brave, perché siamo state capaci di incassare e poi gestire le situazioni di punto a punto. Oggi abbiamo messo in campo un gioco molto veloce, con Eze che è stata molto fantasiosa. Si è trovata spesso nella posizione di dare fantasia alla manovra e questo vuol dire che la ricezione ha funzionato molto bene”

Parla invece così Mauro Chiappafreddo, tecnico della Tecnoteam Albese Como: “I primi due set abbiamo subito molto il gioco della CDA. Ci ha messo molto in difficoltà la loro battuta. Abbiamo giocato con attacchi magari un po’ prevedibili. Poi il terzo set li abbiamo messi in difficoltà, ma poi siamo calate, ci siamo incastrate sulla P1 nostra. Abbiamo perso lucidità e non siamo riuscite a portare a casa il set.”

Grande vittoria dunque delle ragazze in rosa, che salgono così a quota 14 punti in classifica. Nicole Piomboni premiata come MVP del match.

CDA Talmassons FVGTecnoteam Albese Como 3-0 (25-19, 25-22, 25-23)

CDA Talmassons FVG: Bagnoli, Hardeman 16, Populini 8, Grazia, Monaco, Piomboni 12, Bole, Eze 4, Kavalenka, Gulich, Negretti, Eckl 12, Costantini 6

Tecnoteam Albese Como: Zanotto, Veneriano 5, Fiori, Nicolini 2, Brandi, Zatkovic 17, Bernasconi, Bulaich 7, Longobardi 7, Patasce, Meli 5, Radice

(fonte: comunicato stampa)

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Stephen Maar tra passato, futuro, famiglia (si sposa) e Trento: “L’avversaria peggiore, ma…”

Sale in Zucca

Prendi un ragazzo di 22 anni che arriva in Italia, a Padova, direttamente dal Canada. Capisci subito che ha un’energia speciale, fatta più di quello che non è ancora, ma che saltuariamente ti mostra in campo, che di quello che poi sarà il suo vissuto negli anni successivi. Questo ragazzo fa un percorso, articolato tra alcune delle piazze più importanti della Superlega, parliamo di Verona, Milano, Cisterna. Arriva a Monza, gioca dei playoff meravigliosi e una finale Scudetto contro pronostico, tra esplosioni di gioia, rabbia agonistica, palloni che pensi possano saltare per aria e un tormento interiore, che è la sua cifra. 

L’arrivo a Piacenza di Stephen Maar è forse l’ultima fase di questa evoluzione complessa, durata otto anni (per la parentesi russa alla Dinamo Mosca ci arriviamo) e nella quale lo schiacciatore oggi tira qualche somma, un po’ perché a trent’anni tutto appare più chiaro, tutto prende una forma diversa, e forse perché si è pronti per essere ciò che veramente si vuole essere da grandi, con o senza la pallavolo davanti:

“Ho trovato la mia tranquillità, il mio mondo. Per tanti anni sono andato avanti, girando il mondo e vivendo anni molto intensamente. Per la prima volta quest’anno la mia famiglia avrà la priorità rispetto a tutto e in estate voglio spendere un po’ di tempo assieme a loro”.

 
 
 
 
 
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Ha annunciato il matrimonio con la sua compagna Molly Lohman, pallavolista, solo qualche settimana fa. Vi sposerete in Italia?

“Le ho chiesto di sposarci in un pomeriggio sul Lago di Garda. Ma per ora non abbiamo i dettagli precisi anche perché dobbiamo incrociare le agende e i programmi. Adesso che mi fa pensare, sarebbe proprio bello se ci sposassimo in Italia (ride n.d.r.)”.

Anche perché l’Italia è stata la sua fortuna Maar. Ma anche per noi averla nel campionato italiano.

“Un bel viaggio, lungo otto stagioni, che comprende anche la mia parentesi russa. Ho giocato in tantissime città e ho considerato casa ogni luogo in cui sono stato. Ognuno di quei luoghi mi ha lasciato qualcosa, dalle persone, alle esperienze”.

Quella che ricorda per un motivo particolare?

“Credo Cisterna. È stato un anno molto particolare, dopo Milano e prima della proposta di Monza, dove poi ho trascorso tre anni della mia vita. Era un contesto molto piccolo, una città molto vivibile e una squadra capitanata da Fabio Soli e da uno staff, ricordo su tutti Gioele Rosellini, con cui ho lavorato molto bene. La pallavolo era seguitissima ed è stata la prima volta in Italia in cui le persone con cui avevo a che fare nella quotidianità, parlo magari del panettiere o dei ragazzi o ragazze che trovavo al supermercato, poi le ritrovavo sugli spalti a tifare la domenica”.

Si ricorda il Maar di Padova invece? Arrivato con tante novità a Padova? 

“Ricordo una squadra completamente nuova, che fece un inizio di campionato incredibile. Peccato perché poi ci siamo persi durante l’anno. Ma ripeto, la casa per me è ovunque in Italia”.

Ora la casa è Piacenza. Un anno che è stato letteralmente una montagna russa.

“Un anno in cui questo weekend cominceremo un importante semifinale contro Trento, e a cui teniamo davvero molto”.

Dall’arrivo di Travica, Piacenza sembra avere una luce nuova.

“Ogni cambio porta con sé uno scossone, o meglio, una reazione. Il periodo di difficoltà precedente ci ha fatto riflettere e c’è stata come pensavo e dicevo una reazione da parte di tutti. Ora tutti ci crediamo un po’ di più. Certo, Trento è l’avversaria che nessuno vorrebbe ritrovare in semifinale, anche perché è stata la migliore della regular season. Io ora non penso più a chi mi ritroverò di fronte, ma a come lo affronterò”.

foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

La affronterà, mi permetto di dire in una condizione mentale diversa.

“Cosa intende?”

La rivedo in campo con una serenità che non conoscevo.

“Sì, è un bel momento della mia vita”.

Stephen Maar pensava di arrivare fino a qui quando studiava alla McMaster University?

“Non pensavo di avere fino a qui. Ho tanta gratitudine per tutti coloro che mi hanno permesso di fare un percorso, la mia strada. Ho studiato, ho aperto la mente a tutto ciò che mi è stato insegnato e ritrovarmi oggi a questo punto mi rende davvero orgoglioso”.

Di Roberto Zucca