Noi giornalisti abbiamo dei porti sicuri. È così che quando con la nave dei ricordi del volley mi ritrovo a salpare verso una meta certa, non posso non approdare dove mi aspetta Thomas Beretta. Capitano, mio capitano, mi verrebbe da dire ogni volta. Un po’ perché se c’è una certezza della Superlega italiana è la presenza granitica di uno dei suoi protagonisti più longevi e affidabili. Un po’ perché immaginarsi il Vero Volley senza il suo apporto, la sua sicurezza, il suo ruggito durante qualsiasi prova, sembra quasi impossibile:
“Questa è la mia nona stagione consecutiva a Monza. È una stagione cominciata in maniera tranquilla, in un anno contornato dalla nazionale impegnata nelle varie competizioni. Siamo tutti nella stessa situazione, ossia a ranghi ridotti, ma questo non ci impedisce di provare soluzioni e di allenarci in ogni caso al massimo. Abbiamo ad esempio il vantaggio di poter lavorare individualmente, poi una volta completata la squadra, lavoreremo di più sull’affiatamento e sul campo. Io da un periodo così ne sto guadagnando molto fisicamente”
L’abbiamo vista in un ruolo inedito.
“(ride n.d.r.) È vero, serviva un opposto e così ho lasciato momentaneamente il mio ruolo per giocare in posto due. Non mi era ancora capitato in carriera di fare un cambio ruolo e mi sono trovato bene. Ma non penso a 33 anni a nuove soluzioni, è solo un adattamento ad esigenze di squadra”
Di vedere temporaneamente Galliani di nuovo con la maglia Vero Volley è stato felice?
“Molto. È uno dei miei più cari amici e sono contento che sia venuto a darci una mano. Capisco che quest’anno abbia dato priorità ad altro rispetto al discorso squadra e alla carriera nella pallavolo, ma vederlo la sera al palazzetto mi fa sempre un grande piacere”
Non posso non parlarle di un altro amico, ovvero Simone Anzani. So che è stato accanto parecchio.
“Era un mio, anzi un nostro dovere, perché è un amico vero. Con il gruppo di amici, essendo a Milano, abbiamo cercato di stargli accanto. Lui è il solito, non molla, ha saputo attendere l’esito delle operazioni, ha lasciato trascorrere il periodo post operatorio ed ora rivederlo in campo è veramente bello. È stato bravo perché si è preso il suo tempo per tornare ad allenarsi ed ora lo aspetterò per giocarci la partita contro Civitanova”
Quest’estate si è sposato e lei era in prima fila. Salvo poi annunciare che toccherà a lei e alla sua compagna Sara Loda. Cosa possiamo dire di questo prossimo lieto evento?
“Ancora poco. O meglio, ci sposiamo e siamo contentissimi. Sulle tempistiche, dato che vogliamo organizzare un qualcosa con tutti gli amici e dato che entrambi abbiamo amicizie impegnate nell’anno olimpico, aspettiamo che venga tutto deciso e poi capiremo quando organizzare al meglio. Le dico così perché vorremo entrambi che prendano parte delle persone alle quali siamo molto legati e quel giorno devono esserci, visto che sarà un giorno così importante”
Veniamo al presente. Nona stagione, dicevamo. Cosa vuole Beretta da questa stagione?
“Poter giocare il più possibile in primis. Non appena arriveranno tutti i compagni, si comincerà a ragionare sul serio. Posso però dirle che voglio potermi creare delle occasioni, cercando anche di vincere la Challenge. Per ciò che riguarda il campionato italiano, vorremo provare ad arrivare alla final four in Coppa Italia e centrare l’obiettivo dei playoff. Su questo sono molto pragmatico. Bisogna lavorare e provare ad ottenere il massimo, anche perché l’organico è buono”
Arriverà anche Ran Takahashi. Vero Volley parla giapponese.
“Sono curiosissimo di vederlo in campo con noi. Mi piace la positività che emana e credo che arriverà a Monza con lo spirito di chi vorrà fare una bella stagione. Torneranno dal Canada anche Maar, Loeppki e Szwarc. Su quest’ultimo posso dire che Arthur è migliorato tanto in estate. È un bel gruppo, devo dire. E ho molta fiducia sulla stagione che ci apprestiamo a giocare”
Di Roberto Zucca