Di Redazione
In Brasile, nella tornata elettorale che ha visto il candidato dell’estrema destra Bolsonaro andare vicinissimo alla vittoria già al primo turno, spiccano i risultati che riguardano sia il parlamento confederale che i vari parlamenti di Stato in una competizione che vedeva in lizza anche diversi nomi provenienti dal mondo dello sport.
Due in particolare erano i risultati più attesi, quello di Tifanny Abreu, la prima giocatrice transgender attualmente opposto nel Bauru che si presentava per il parlamento federale all’interno delle liste di São Paulo e quello di Leila: pagando i risultati molto deludenti del suo partito, il Movimento Democratico del Brasile, che ha subito una pesante sconfitta su tutto il territorio, Tifanny viene bocciata dalle urne. La giocatrice annuncia di volerci riprovare: “L’esperienza è stata comunque positiva, credo ci siano moltissime cose da fare nel mondo della pallavolo e nell’ambito dei diritti dei transgender… continuerò a impegnarmi sul territorio e in mezzo alla gente prima di ripresentarmi ancora come candidata.
Leila, leggenda del volley (due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi) e del beach volley, riesce invece ad essere eletta ed è la prima donna a conquistare un seggio al Senato confederale dal cosiddetto “Distretto Federale”, lo Stato che comprende la capitale Brasilia e tutte le municipalità limitrofe. I nomi più importanti che erano candidati erano sicuramente quelli di Romario e Bebeto, stelle di un indimenticabile Brasile che vinse il Mondiale di calcio nel 1994. Bebeto è riuscito a riconquistare un seggio da deputato nello Stato di Rio De Janeiro, rinnovando dunque il suo mandato per altri quattro anni mentre il suo compagno di Nazionale è stato bocciato dagli elettori. Romario aveva presentato un programma politico molto ambizioso per diventare governatore di Rio ma paga anche lui il fallimento della sua lista; bocciati anche gli ex calciatori Marcelinho Carioca e Luizão. Dunque di sei sportivi candidati gli eletti sono solo due uno dei quali, il più prestigioso – Leila – è entrato al Senato.