Tofoli – Velasco, un binomio storico. Il coach della BCC "Il mio sogno ricorrente? Battere Julio"

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Di Redazione

Da atleta – coach, ad avversari in panchina. L’allievo e il maestro ora sono entrambi ct di due formazioni in Superlega e si affronteranno questa domenica al PalaFlorio di Bari: Paolo Tofoli – Julio Velasco. Ecco quanto riportato nell’edizione odierna de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Non si poteva immaginare un battesimo interno più suggestivo. Reduce dalla sconfitta di Vibo Valentia alla prima giornata di Superlega di volley, la New Mater Castellana prepara l’esordio al Palaflorio contro una delle superpotenze italiane: Modena. La prevendita per la gara (domenica alle 18, con diretta su Raisport) sta andando a gonfie vele (biglietti e abbonamenti saranno acquistabili fino all’inizio dell’incontro anche presso il botteghino del Palaflorio), per un match dai mille contenuti. Su tutti, la sfida in «panchina»: sul fronte emiliano, il «guru» Julio Velasco, su quello pugliese Paolo Tofoli. «In questi giorni faccio un sogno ricorrente: battere Velasco. In fondo l’allievo che sconfigge il maestro è un ‘ mantra” dello sport?», afferma Tofoli.

Tofoli-Velasco, però, è un binomio storico. «In 13 anni, dal 1989 al ’96, abbiamo vinto due mondiali, quattro europei, cinque world league ed una valanga di medaglie, tra cui l’argento olimpico ad Atlanta, nel `96. Paradossalmente, il successo che ci siamo goduti meno perché resta il rimpianto di non aver portato l’Italia sul gradino più alto del podio ai Giochi».

Quanto ha influito Velasco nella sua formazione? «Ho assorbito molti suoi insegnamenti: ogni volta che ci incontriamo è come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Ora, però, guido Castellana: per una compagine che punta alla salvezza, ogni occasione è utile per fare punti. Modena è una corazzata, ma vorrei affrontarla senza paura».

Come fermerete un bomber come Zaytsev? «Non si può fermare un fuoriclasse: dovremo pensare a giocare la nostra gara. Ivan, peraltro, è un personaggio che fa bene al nostro movimento. Il recente mondiale in Italia ha portato la gente ai palazzetti. Tocca a noi ora preservare questo patrimonio di passione».

Cosa si aspetta dal Palaflorio? «Serviranno vittorie per coinvolgere il pubblico. Però, faccio un invito speciale a Giovanni Cornacchini, tecnico del Bari calcio. È di Fano come me, siamo andati a scuola insieme: lui era un ottimo palleggiatore. Lo aspetto al palazzetto, nella speranza che calcio e pallavolo possano unirsi nel dare lustro a Bari».

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