Di Roberto Zucca
Una magia targata Roma quella che ha permesso a Francesco Vanni e Andrea Lupo di vincere la Coppa Italia di Beach Volley al tie break contro Bonifazi e Manni, anch’essi appartenenti alla fiorente e importante scuola della capitale. Una replica al contrario, dopo il secondo posto a Caorle, per Scampoli-Gradini nel femminile, ottenuta battendo Lantignotti-Michieletto in due set. Le finali di Coppa targate Catania, Le Capannine per la precisione, regalano ancora enorme soddisfazione al Beach Volley nostrano e lo dimostrano due grandi finali giocate punto a punto e con intensità da campionati internazionali. Una speranza riposta anche nelle prossime World Tour Finals di Roma in partenza mercoledì, nelle quali vedremo molte coppie che si sono messe in luce nel nostro Campionato Assoluto.
Nel maschile ottengono il bronzo Paolo Ingrosso e Felice Sette dopo aver avuto la meglio su Ficosecco-Benzi, freschi di medaglia d’argento alle finali di Caorle. Nel femminile terzo posto per Elena Colombi e Sara Breidenbach che hanno avuto la meglio sulle azzurre Traballi-Zuccarelli in due set.
Il top: Vanni-Lupo e la riscossa di Catania. Una finale stupenda giocata punto a punto contro una coppia conosciuta da entrambi, ovvero quei Bonifazi-Manni con cui spesso hanno condiviso il campo nei regionali e in amicizia. Una gara nella quale il muro di Francesco Vanni, autentico, potente, al vecchio sapore di azzurro, ha letteralmente aizzato la folla di Catania. Le iniziative di Lupo si sono viste in difesa, con alcune iniziative davvero di grande livello. Il tie break rappresenta il ruggito di Francesco e forse il vero riconoscimento per un atleta che da questo sport meriterebbe qualcosa di più. Applausi a scena aperta per Manni-Bonifazi, che nella mattinata riescono in un’impresa colossale, ovvero eliminare dalla finale più importante prima Matteo Ingrosso con Alex Ranghieri, colossi vincitori delle finali dello scorso weekend, e successivamente Paolo Ingrosso con Felice Sette, giocando una semifinale a favore di telecamere Rai nella quale la perfezione ha rappresentato la parola d’ordine. Nel femminile sono Scampoli-Gradini a destare la felicità più grande per il movimento femminile. Un gioco aggressivo, entusiasmante, nel quale le ragazze esprimono creatività e potenza, oltre a un enorme dose di tecnica. Nella finale ricevono e difendono tutto e spiazzano le avversarie più volte. Sarà bello ritrovarle assieme in alcune prove più dure.
Il flop: Ingrosso-Ranghieri fuori dal podio. Erano i più attesi, per aver dominato le finali della scorsa settimana. Che sia la stanchezza di una finale giocata da primi della classe? Chi lo sa. Matteo Ingrosso, che quest’anno ha visto più podi che spiagge, rimane fuori dai primi tre posti mentre il gemello Paolo recupera giocando una finale nel quale il suo estro riemerge alla grande. E se può essere salvifico un commento fuori dal coro, forse lo spacchettamento della bellissima intesa di Paolo e Matteo è la pagina più nostalgica del campionato. I gemelli Ingrosso assieme sono un’autenticità da vedere unita. Nel femminile forse qualcosa di più ci si aspettava dalla finale di Lantignotti e Michieletto, che si arrendono troppo presto a una forza in crescendo di Scampoli e Gradini. Il movimento rosa in realtà sta molto bene e forse mai come in questo momento pullula di talento e speranze.