Di Roberto Zucca
Non succede…ma se succede. Si dice così nel mondo del volley quando accade qualcosa di inaspettato. E ieri sera, a Perugia, la vittoria di Monza sulla capolista è il segno che ciò che è successo non doveva, sulla carta succedere. La capolista perde il suo primo incontro stagionale e Modena e Trento (Civitanova aveva già vinto su Siena nell’anticipo) approfittano per ridurre la distanza sul primo posto, che ora dista solo 4 punti, battendo agilmente Vibo e Padova fuori casa. Sorride anche Milano che dopo quattro set piuttosto combattuti ha la meglio su Verona, diretta concorrente per i piazzamenti della Coppa Italia. Il sorriso è anche negli occhi di Ravenna, che esce vittoriosa dal campo di Sora e viaggia verso le zone alte della classifica. Infine vittoria di Latina sul fanalino di coda Castellana, dopo aver avuto il via libera per giocare nell’impianto di Cisterna solo nelle prime ore di domenica. Tutto è bene ciò che per Latina finisce bene!
IL TOP
L’immensità di Monza. Su tutti uno straordinario Beretta, autore di 12 punti e capace di fermare sua maestà Leon a muro svariate volte nel corso dei cinque set. Una partita stratosferica anche per le due bande Plotnytskyi e Dzavoronok e per Ghafour, coadiuvati da un grande Orduna che nel derby argentino contro De Cecco vince al fotofinish. Questo Vero Volley ha dato prova di poter essere la squadra sorpresa della stagione. E Soli sta mantenendo le promesse della vigilia.
Trento continua la scalata e conferma la propria tradizione favorevole contro i bianconeri portando a quota diciannove le vittorie consecutive nello scontro diretto grazie ad una prestazione in costante crescita, in cui c’è stato spazio per un brutto avvio di match ma anche per una rimonta clamorosa nel corso del terzo parziale (in cui i gialloblù perdevano 1-7 e poi anche 20-23), decisiva ai fini del risultato finale. Fondamentale l’apporto offerto anche in questa circostanza da Kovacevic (mvp del match con 17 punti) e Lisinac e Russell e l’ex di turno Nelli subentrato a Vettori già nel primo parziale. La forza di questo gruppo è lampante e Trento.
Modena vince agilmente con Super Kaliberda. Il riposo e il digiuno in panchina deve averlo esaltato e la banda ucraina gioca una gara da fuoriclasse. Dieci punti per lui e dodici per lo zar Zaytsev che non perdona da zona due e continua la sua luna di miele nelle mani di Christenson. Modena esce serena dalla settimana difficile del doppio k.o. di Civitanova e sembra essere rientrata a pieno regime nelle pretendenti alla corona.
Milano da Coppa Italia. Grinta e coraggio per la compagine di Giani. Abdel Aziz trascina i compagni come lo scorso anno, segnando il passo nei momenti topici del quarto set, quando Verona si è rifatta pesantemente sotto. Il sestetto gira molto meglio rispetto a qualche settimana fa e Kozarmenik e Maar finalmente valgono la candela e il gioco espresso.
Latina made in Ngapeth. Swan suona la carica 16 volte questa sera e supporta la quarta vittoria della Top Volley. Una partita per il francese, nel quale spesso con le intuizioni di Sottile smorza la tensione della gara e inanella i punti importanti. Gitto tocca quota 1500 punti in carriera e copre molto bene il campo dei pontini che anche grazie ad un buon Stern iniziano ad entrare nel vivo della Superlega.
Bellissimo Rychlicki. Non brilla per tecnica ma per entusiasmo. E il lussemburghese non fa rimpiangere per ora il mitico Buchegger. Ravenna macina vittorie e risale la china dopo le prime giornate di incertezza. Senza la sua nuova diagonale tutto risulterebbe meno spumeggiante e questa squadra inizia a convincere anche gli addetti ai lavori.
IL FLOP
Perugia che sorpresa! Tecnicamente superiore in ogni reparto, inciampa in un insuccesso inaspettato tra le proprie mura. Un calo di tensione fatale per Leon e soci nel secondo e nel quarto set che lascia ammutolito il pubblico. L’astro cubano gioca la peggior partita della stagione, trovandosi spesso in forte difficoltà causa anche conseguente spegnimento di Atanasijevic. Servirà qualche giorno di recupero per analizzare il calo e la prima sconfitta della stagione. Impegni internazionali permettendo.
Che peccato Padova! Dopo aver dominato il primo set, i bianconeri hanno sofferto i colpi dell’ex Nelli, entrato nel corso del match e in grado di cambiare l’inerzia di gioco ai suoi. Col passare dei minuti, Kovacevic & C. hanno trovato fiducia, con la Kioene non in grado di chiudere il terzo set che avrebbe di sicuro riaperto il match. Nonostante una grandissima partita di Volpato e con un Randazzo sempre continuo, i bianconeri raccolgono zero punti. Servirà una reazione domenica prossima nel derby contro Verona altrimenti questo campionato prenderà una direzione inaspettata per questa spenta Kioene.
Vibo che non gioca. Una partita inesistente per la squadra calabrese che rimane incantata ad ammirare gli scambi firmati Azimut. Zaytsev passa senza muro e a nulla servono i tentativi di Al Hachdadi di risollevare le sorti del secondo parziale. Netto calo per la Callipo delle ultime settimane che pare aver perso il lustro delle prime giornate.
Verona che vogliamo fare? I set parlano chiaro. Oggi Boyer non c’è. Ma non può essere l’assenza psicologica dell’opposto il solo campanello d’allarme della squadra di Grbic. Manca la motivazione e la stanchezza fisica si sente. Savani esce per infortunio. Spirito non sa che pesci prendere questa sera e gli iraniani stentano ad affermarsi con il muro di cinta di Piano. Non è la Verona che vogliamo vedere.
Il crollo di Sora e Castellana. Troppo poco Petkovic e poco altro. Sora incappa in un calo fisiologico e niente può fare al caso dei laziali contro Ravenna. Castellana perde l’ennesimo treno per fare punti e ora sono otto le sconfitte per entrambe le compagini. La classifica non condanna nessuna delle due e le squadre sono notevolmente migliorate dallo scorso anno. Ma il divario è ancora tanto per poter pensare di affrontare il proseguimento del campionato con questo gioco. Sora è nettamente superiore rispetto alla squadra pugliese, però lo spauracchio della scorsa stagione è dietro l’angolo. Soprattutto perché Siena pare sia intenzionata a tornare su un mercato molto pesante.